“No a nuovi finanziamenti statali per l’Alto Adige”: la proposta dal capogruppo del PdL veneto, Dario Bond contrario all’impiego di fondi Fas per la provincia autonoma

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La ricca ed opulenta autonomia speciale dell’Alto Adige è nuovamente nel mirino delle regioni ordinarie per la possibilità che riceva dal Governo nazionale un’ulteriore manciata di fondi pubblici. Determinato il capogruppo del PdL in Consiglio regionale Veneto, Dario Bond: “farò di tutto per sventare questa ennesima rapina a mano armata, dove la mano è quella di Durnwalder e l’arma impropria è costituita da uno statuto speciale che non ha più alcuna giustificazione storica e che viene agitato con sempre maggiore arroganza”.

 

Pomo della discordia i 74 milioni di euro in arrivo da Roma con destinazione Bolzano: “la beffa è che quei soldi dovrebbero arrivare dal Fas, il fondo per le aree svantaggiate. Ormai, quando si parla di regioni a statuto speciale, non mi scandalizzo più, ma stavolta, con i chiari di luna che stiamo attraversando, una decisione del genere non può lasciarci indifferenti” tuona il capogruppo azzurro veneto che tira fuori una calcolatrice per fare due conti: secondo Bond, “con 74 milioni di euro si risolvono i problemi del bilancio della Provincia di Belluno e, in parte, anche quelli del bilancio regionale. Penso soltanto al trasporto pubblico locale piuttosto che alle scuole paritarie”.

Bond lancia un appello al governatore della regione Veneto, Luca Zaia, e ai parlamentari veneti: “la decisione non è stata ancora formalizzata. Dobbiamo fare in modo che non avvenga. Semmai quei soldi spettano alle regioni ordinarie, al Veneto in primis e, più in particolare, a quelle realtà che soffrono maggiormente la concorrenza dell’Alto Adige che è tutto tranne che una zona depressa. Zaia deve attivare i suoi canali e far valere le ragioni di chi tira la carretta senza aiutini”.

L’argomento dell’elevatissima disponibilità di risorse economiche garantite alle autonomie speciali contro la penuria di risorse garantite a quelle ordinarie è sentita in tutto il Veneto, non solo nelle zone confinanti al Trentino Alto Adige. Ne è prova l’appello lanciato da Adria in provincia di Rovigo (nel corso di un convegno del Pdl organizzato dal coordinatore provinciale Mauro Mainardi) da parte del presidente del Consiglio comunale di Rovigo Paolo Avezzù, che ha chiesto ai rappresentanti politici presenti, tra cui il sottosegretario all’Economia, Alberto Giorgetti, di chiudere l’epoca dei privilegi alle realtà speciali. Privilegi, ha sottolineato Avezzù, sempre più intollerabili soprattutto in un momento di crisi.