Riduzione delle emissioni inquinanti in ambiente: convegno a Longarone Fiere

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Venerdì 4 novembre (con inizio alle ore 15.00), presso la Sala Congressi di Longarone Fiere si terrà la Conferenza conclusiva di presentazione del Progetto LIFE+, denominato “Carbomark”.

Secondo l’assessore regionale alle politiche ambientali Maurizio Conte “l’obiettivo del progetto è promuovere un mercato locale dei crediti di carbonio, su base volontaria, per rafforzare le politiche dell’Unione Europea riguardanti la lotta al cambiamento climatico e attivare un’azione di marketing verde e territoriale a favore di chi implementa buone pratiche gestionali a favore dell’ambiente. Si tratta di un’importante opportunità per chi vuole intraprendere azioni di visibilità per la propria azienda nel campo della comunicazione ambientale”.

 

Nel corso del convegno verranno presentati i risultati del progetto ed i protocolli di scambio individuati ed ora in fase di realizzazione. Nell’ambito del mercato “Carbomark”, sono scambiati crediti che fanno riferimento a varie misure di mitigazione, tra cui:

1) Gestione forestale sostenibile. A permettere la generazione di crediti saranno due differenti azioni attivabili da parte di proprietari forestali pubblici o privati; il risparmio di parte dell’incremento legnoso e la riqualificazione di aree forestali a bassa densità di copertura;

2) Verde urbano. Questa azione prevede la generazione di crediti a seguito della piantumazione di un numero maggiore di alberi rispetto a quanto previsto dai piani del verde urbano;

Maurizio Conte3) Prodotti legnosi. Benché ancora in fase sperimentale, questa misura prevede la sostituzione di materiali ad alta intensità energetica con il legno. Il legno conteggiato sarà quello ad usi strutturali, per il lungo ciclo di vita che lo contraddistingue;

4) Biochar. Si tratta di un’attività sperimentale legata al settore agricolo. Il biochar, o carbone vegetale, è uno dei prodotti ottenuti dalla pirolisi. Aggiunto ai suoli agricoli, è in grado di immagazzinare stabilmente carbonio ed allo stesso tempo aumentare la fertilità dei suoli e la loro produttività.

“Gli aspetti caratteristici dei mercati locali volontari come ‘Carbomark’ – sottolinea Conte – sono maggiore flessibilità, innovazione e test di nuove attività di mitigazione, assenza di obiettivi vincolanti. Perché tali mercati siano credibili, però è necessario definire regole chiare e trasparenti per il conteggio dei crediti, affinché il loro scambio determini un effettivo contributo alla riduzione dei gas serra”.

Le misure adottate per la generazione dei crediti di carbonio devono essere addizionali, ossia in aggiunta rispetto alle pratiche già in atto ed esplicitamente mirate all’assorbimento di CO2; permanenti, ossia con garanzia che la mitigazione sia duratura, in termini temporali e quantitativi, in modo che imprevisti (incendi, parassiti, schianti, ecc). non pregiudichino l’efficacia della mitigazione rilasciando la CO2 immagazzinata; standardizzate, ossia soggette a una metodologia di conteggio della quantità di CO2 assimilata.

Il progetto Carbomark, che vede impegnate le Regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e le Università di Udine e Padova, si propone di stabilire una metodologia credibile e trasparente per l’implementazione di un mercato locale dei crediti di CO2 che premi l’impegno nella lotta ai cambiamenti climatici da parte di proprietari forestali ed emettitori. Questa metodologia potrà costituire in futuro un importante riferimento per l’adozione di misure agroforestali nel mercato volontario e per l’integrazione di misure di mitigazione nella pianificazione locale.