Pedemontana veneta, nuova meta turistica per destagionalizzare e per dare risposte a nuovi bisogni

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Loredana Baldisser
Loredana Baldisser

Loredana BaldisserAd Asolo sindaci, amministratori provinciali e regionali a confronto con gli operatori del settore

Numerosa partecipazione all’incontro di Asolo “Verso la Pedemontana Veneta” organizzato da Pedemontana.Vi Turismo e associazione Altamarca Trevigiana per presentare le prime analisi dell’indagine svolta nel 2011, utili ad approfondire e individuare il miglior sistema operativo per lanciare la nuova mèta. Presenti consiglieri regionali, rappresentanti di Gal, Ipa, Comunità montane, categorie professionali, associazioni sindacali, Consorzi turistici, Consorzi di tutela vini e prodotti, oltre 100 gli amministratori locali che operano nei territori delle province di Treviso, Vicenza e Verona.

Nella splendida cornice della sala del comune di Asolo, il sindaco Loredana Baldisser ha portato il saluto degli organizzatori: “plaudo ad una iniziativa fondamentale per dare vitalità ai borghi della Pedemontana che oggi subiscono una lenta agonia per il calo dei residenti e delle attività. Per evitare lo spopolamento e l’impoverimento sociale ed economico di queste realtà caratteristiche del territorio veneto servono infrastrutture, ma anche una nuova promozione e valorizzazione, fare realmente sistema tra tutti i protagonisti del territorio, aggregando anche fondi nazionali e regionali diversi in un unico progetto reale”. L’assessore al turismo del comune di Thiene, Giuseppe Zuccolo, ha sottolineato come “abbiamo bisogno di un progetto strategico che deve basarsi su un lavoro coordinato e di lungo periodo, andando oltre il sistema locale dei confini amministrativi, puntando a specializzare i ruoli”. In piena sintonia anche il sindaco di San Pietro in Cariano, Gabriele Maestrelli, che ha segnalato la enorme presenza nei 21 comuni del Veronese di strutture culturali e storiche, mentre il sindaco di Vittorio Veneto, Giantantonio Da Re, il terzo comune capofila individuato dalla regione Veneto per questa prima fase ha evidenziato come “la Pedemontana turistica è un punto di partenza importante che può attrarre altri progetti purché si operi in sinergia, puntando ad economia di scala e creando collegamenti forti fra i vari comuni di collina e quelli di montagna”.

Il progetto “Pedemontana veneta” coinvolge 137 territori comunali nella fascia collinare, un milione di abitanti, 1,5 milioni di presenze turistiche, 2,5 milioni di arrivi all’anno: numeri già ampiamente significativi ma che, stando alla delibera dell’8 novembre scorso che ha approvato il progetto 2012-2014 Pedemontana Veneta con la regia della regione Veneto, possono crescere del 30% in tre anni puntando a rispondere alla domanda sempre più diffusa, offrendo prezzi, luoghi e periodi diversificati, consigliando le scelte degli operatori del settore, governare i flussi e le tipologie dei diversi turisti, creando un’offerta alternativa e complementare con quelle già affermate del Veneto come l’estate sulla costa adriatica e sul lago di Garda e l’inverno sulle montagne delle Dolomiti. Paolo Rosso, commissario regionale al Turismo, ha sottolineato la forte scelta regionale anche di impegno finanziario, il ruolo fondamentale di Gal, comuni e province insieme a tutti i soggetti che operano per il turismo e la necessità di ampliare i tempi di fruizione turistica regionale oggi molto concentrata specie fra maggio e settembre.

Atteso l’intervento dell’assessore Marino Finozzi che, anche rispondendo alle diverse domande dei giornalisti presenti alla conferenza stampa, è stato molto chiaro sulla funzione di sviluppo economico, sulla risposta alla situazione attuale e sulla prospettiva di crescita imprenditoriale del progetto “Pedemontana Veneta”, diversa ma complementare alla superstrada appena partita, per rispondere alle necessità del nuovo marchio d’area turistico, culturale, ambientale: “la nuova legge regionale sul turismo terrà conto della modernità, della semplificazione e della innovazione che il comparto turistico ha bisogno: una legge quadro snella, aggiornabile dagli organi preposti con celerità e ogni volta che bisogna guardare al futuro. La Regione Veneto è la prima destinazione italiana per numeri di turisti e oggi bisogna consolidare gli ambiti esistenti e aggregare nuove mete che integrino e amplifichino la ricettività, fra diversificazione e innovazione, la richiesta di territorio e di imprenditorialità. La Pedemontana Veneta è uno dei tre progetti di eccellenza del turismo del Veneto, cofinanziati con fondi statali per dieci milioni di euro complessivi. Il progetto intende coinvolgere tutte le realtà esistenti per sviluppare forme di visitazione di questo territorio che trasformino il ‘turismo minore’ in turismo ad alto valore aggiunto”. Per Finozzi, la Pedemontana veneta “esprime per forza naturale per le grandi eccellenze vinicole e culinarie presenti sul territorio che sono fattori che incidono sulle scelte dei turisti stranieri e rappresentano elementi che non tutte le mete possono garantire con grande diffusione. Occorre fare una promozione e valorizzazione dinamica, variabile e di contatti diretti, rivolta a creare occupazione sul territorio e attrazione anche di investimenti e a individuare ruoli responsabili”. Infine ha sottolineato che il progetto sarà a totale regia regionale ricercando le soluzione e le progettualità che sono efficienti ed efficaci all’obiettivo strategico. Per l’assessore regionale al turismo, “la Pedemontana è un’area che può proporre valenze paesaggistiche, storico – culturali, agroalimentari e produttive di rilievo assoluto. Nella zona interessata, dal veronese al trevigiano, sono disseminate centinaia di ville venete, produzioni vinicole di primo piano, prodotti DOP e IGP, industrie che fanno di questa fascia una delle zone più produttive d’Italia. Ma sono previsti anche itinerari letterari sulle orme di grandi personalità venete della letteratura, oltre a percorsi accessibili ai diversamente abili e iniziative rivolte ai bambini”.

Alberto Resera, presidente di Altamarca – Colline del Veneto, ha elencato i primi riscontri analitici della ricerca sui percorsi, strade, itinerari e associazioni che sul territorio Pedemontano propongono e gestiscono eventi sportivi, paesaggistici, camminate, ippovie, mostre dei vini e della gastronomia locale, mentre Nazzareno Leonardi, presidente della Pedemontana Vi Turismo, ha presentato le proposte emerse dall’indagine fra tutti i comuni, in particolare sull’uso di strumenti interattivi e digitali per fruire dei servizi, accoglienza e ricettività turistica, sul turismo sostenibile e accessibile, sulla importanza di attrarre i giovani e dei testimonial culturali e letterari. Entrambi hanno puntato alle offerte di eccellenza e alla ampia diversificazione della pedemontana.

Oltre alla bellissima presentazione e degustazione dei vini e prodotti alimentari da parte delle 6 Strade enologiche che si snodano sulla Pedemontana, diversi gli interventi nel dibattito. Stefano Cimatti, sindaco di Bassano del Grappa e entusiasta del borgo di Asolo, ha detto che i comuni e i territori della Pedemontana “sono maturi per attivare un progetto di sviluppo turistico”, ribadendo che “da soli non si va da nessuna parte, occorre aggregare il territorio grazie a obiettivi comuni, le eccellenze produttive e, con una superstrada che abbrevia percorsi, i turisti possono stare ‘sui colli’ e spostarsi a Venezia con i mezzi pubblici e privati”. Paolo Menapace, coordinatore regionale delle Strade, ha evidenziato l’importanza delle certezze operative e di riferimento per programmare un progetto credibile e duraturo. Floriano Zambon, vicepresidente della Provincia di Treviso ha sottolineato come in un momento di calma, la provincia di Treviso è diventata la 4° meta regionale, grazie all’Altamarca Trevigiana che segna una crescita continua di arrivi e presenze e l’importanza di fare una rete effettiva di ruoli e soggetti.

A margine dell’incontro, diversi i commenti di sindaci e amministratori presenti all’incontro di Asolo. Giancarlo Scottà, ex sindaco e parlamentare europeo, si è detto pronto a sostenere in Europa “un progetto di ampia territorialità del NordEst che esprima una alta e moderna specificità di offerta e di domanda” come quello presentato da Altamarca e Pedemontana Vi. Marzio Favero, sindaco di Montebelluna (TV), individua in Montebelluna una porta di accesso e di riferimento viario e di mobilità per la Pedemontana turistica con la realizzazione della superstrada, come le colline siano una risposta per il turista di Venezia e del mare, come la cultura e gli outlet sono fattori di attrazione di un turismo diverso e che percorre il territorio. Alberto Maniero, sindaco di Conegliano (TV), rimarca come “la città di arte e vino di Conegliano può essere un luogo di congiuntura e di viabilità fra le Dolomiti e Venezia, due altre mete storiche del Veneto”, plaude alla proposta di un unico grande progetto governato direttamente dalla regione e a una legge regionale semplificata, liberismo ma con il coordinamento dell’ente superiore. Nico Cunial, sindaco di Crespano del Grappa (TV), è stato esplicito nel considerare “l’Altamarca Trevigiana e il Grappa non solo un grande asse e cerniera fra offerte differenti, dove il massiccio del Grappa può essere il primo monumento geografico di monito alla Pace nel Mondo per il passato, un elemento in più di attrazione culturale storico con tutti gli itinerari e percorsi. Giovanni Dal Zotto, vice sindaco di Torre Belvicino (VI), si è detto “entusiasta della iniziativa che risponde alla esigenza di mantenere sul territorio i giovani” e disponibile a collaborare se il patto di stabilità lo permetterà. Giancarlo Rigoni, vicesindaco di Sovizzo (VI), chiede che ci sia “un’aggregazione di strutture e enti per conoscere il ruoli di tutti e fare in modo che sia imprese private che pubbliche non debbano disperdere energie produttive e fondi attraverso l’adesione a troppi soggetti”. Franco Fabris e Riccardo Finozzi, rispettivamente sindaco di Molvena e Calvene in provincia di Vicenza, hanno espresso grande soddisfazione per il lavoro di Altamarca e Pedemontana Vi. e hanno apprezzato l’individuazione di temi e strutture strategiche che in un territorio ricco e variegato possano offrire un marchio d’area univoco e omogeneo.