La provincia di Venezia attiva protocollo con l’Ordine degli avvocati per la consulenza legale gratuita a donne, minori e anziani coinvolti in episodi di violenza

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Zaccariotto: “azione di contrasto a tutti i fenomeni di violenza sulla persona”

L’assessore ai servizi sociali della provincia di Venezia, Giacomo Grandolfo, e il presidente dell’Ordine degli avvocati di Venezia, Daniele Grasso, hanno siglato un protocollo d’intesa finalizzato allo svolgimento di consulenza legale gratuita per le donne vittime di violenza, per minori e anziani coinvolti in episodi di violenza e alle persone portatrici di handicap. Destinatari del provvedimento sono i residenti nella provincia veneziana. Sono intervenute anche la presidente del Consiglio provinciale, Marina Balleello, la presidente della Commissione provinciale pari opportunità, Maria Elena Tomat e la coordinatrice del progetto, la consigliera provinciale Roberta Nesto.

Il protocollo firmato prevede che il consiglio dell’Ordine degli avvocati di Venezia garantisca almeno venti sessioni, di due ore circa ciascuna, nell’arco di un anno per attività di formazione, informazione, e consulenza legale gratuita. Il servizio verrà realizzato nelle sedi della provincia di Venezia attraverso uno sportello informativo che provvederà a prendere contatti con il referente del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Venezia e a fissare la data della consulenza legale. Verrà naturalmente garantita la riservatezza delle informazioni riferite dalle persone che fruiscono del servizio. L’accordo non comporterà alcun impegno economico a carico della provincia ed ha validità di due anni. Alla scadenza potrà essere prorogato ulteriormente in accordo tra le parti.

“E’ un percorso nuovo che è portatore di valore e di concretezza” ha detto la presidente del Consiglio provinciale, Marina Balleello, secondo cui “con questo protocollo la provincia riuscirà ad essere presente oltre che nei quarantaquattro comuni del territorio anche nelle scuole. Riteniamo infatti che costituisca un utile strumento di tutela anche per i giovani”.

Per la presidente della Commissione provinciale pari opportunità, Maria Elena Tomat, “la donna non è più vittima ma cittadina e con questo ruolo chiede di poter esercitare un diritto fondamentale: quello della libertà e della dignità personale”. Secondo l’assessore Giacomo Grandolfo “con questo protocollo abbiamo inteso favorire il diffondersi di una cultura che punta alla prevenzione, e propone la solidarietà come valore della vita dell’individuo e della comunità. Si è concretizzato uno sforzo corale ed un lavoro di rete; un punto di inizio che avrà sicuramente sviluppi positivi”.

Dal fronte degli avvocati, per Daniele Grasso “l’Ordine degli avvocati ha contribuito alla realizzazione di questa iniziativa, che entra a far parte di una serie di attività solidali che nel corso degli anni abbiamo realizzato per andare incontro alle esigenze sociali delle fasce deboli della popolazione, specialmente in periodi difficili come quello che stiamo vivendo. Mai come oggi c’è una crescente sensibilità verso determinate tematiche, e dunque un maggiore bisogno di assistenza e informazione. Attraverso la firma di questo protocollo andiamo a soddisfare proprio queste rinnovate necessità che arrivano dal tessuto sociale del nostro territorio”.

La presidente della provincia Francesca Zaccariotto ha appoggiato da subito questa iniziativa sottolineando come “l’obiettivo del protocollo è attuare un’idonea azione di contrasto ai fenomeni di degrado sociale e di violenza che hanno luogo nel nostro territorio, purtroppo molto frequenti, nei confronti di minori ed anziani ma in particolare delle donne, le più colpite dal rischio di maltrattamenti e vessazioni. Lo dice un’indagine dell’Istat dello scorso anno, dove risulta che una donna su due di età fra i 14 e 65 anni ha subìto nel corso della sua vita almeno una molestia sessuale, o un ricatto sul lavoro a sfondo sessuale, o violenza fisica e psicologica. Dati da cui, purtroppo, non può dirsi esente nemmeno il nostro territorio, dove si quantifica in 300 all’anno il numero delle donne che si sono rivolte agli ospedali veneziani per aver subito violenze, generalmente domestiche”.

L’accordo segue altri sei protocolli già sottoscritti dall’amministrazione provinciale di Venezia con Tribunale di Venezia, Corte d’Appello, procura della Repubblica, associazione nazionale Carabinieri in congedo, Ordine distrettuale degli avvocati di Venezia.