Dieci anni di Euro: un pilastro essenziale dell’Unione europea

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Per Michl Ebner, presidente della Cciaa di Bolzano ed ex eurodeputato, “non si devono dimenticare i grandi vantaggi che ha comportato l’Euro per l’economia”

Da ormai dieci anni, con l’introduzione delle monete e banconote denominate in Euro, la moneta unica europea è entrata a far parte della nostra vita quotidiana. Con essa è giunta a maturazione quell’Unione economica e monetaria, prevista dal Trattato di Maastricht, che rappresenta un pilastro fondamentale del processo di integrazione sociale e politica dell’Unione Europea. In questo momento difficile per l’Euro, il presidente della Camera di commercio di Bolzano, Michl Ebner, esorta a continuare a credere nella moneta unica ed a difenderla con vigore: “non dobbiamo dimenticare i grandi vantaggi che l’Euro ha portato all’economia europea, soprattutto in Paesi come l’Italia, che prima disponeva di una valuta debole. Il bilancio di questi primi dieci anni è senz’altro positivo. Bisogna però continuare ad investire nella competitività delle imprese e del sistema economico, creando le condizioni adeguate per lo sviluppo e la crescita”.

Nella sua nota, Ebner sottolinea come “dal punto di vista economico, la moneta unica ha portato una serie di importanti vantaggi, legati innanzitutto alla diminuzione dei costi di transazione per gli scambi commerciali tra i Paesi dell’Eurozona. Ciò ha grandemente contribuito alla effettiva realizzazione della libertà di circolazione delle merci, delle persone e dei capitali, stimolando la crescita dell’economia. Inoltre, Paesi come l’Italia, che precedentemente disponevano di una valuta debole, hanno potuto beneficiare della politica monetaria unitaria della Banca Centrale Europea (BCE), che ha contribuito a controllare l’inflazione ed i tassi di interesse. In particolare, i bassi tassi di interesse hanno agevolato gli investimenti delle imprese e delle famiglie (si pensi ai mutui per l’acquisto dell’abitazione) ed hanno in parte limitato gli oneri derivanti allo Stato dagli interessi sull’enorme debito pubblico”.

Secondo l’ufficio studi della Camera di commercio di Bolzano l’Euro, pur con le recenti difficoltà, nell’ultimo decennio è andato generalmente apprezzandosi rispetto al Dollaro statunitense (vedere grafico). Il maggior potere di acquisto sui mercati internazionali derivante dall’adozione di questa valuta “forte” rappresenta un ulteriore vantaggio per il nostro Paese, che necessita di consistenti importazioni di materie prime e prodotti energetici.

Le difficoltà che la moneta unica affronta in questo momento, in gran parte connesse con operazioni speculative sui mercati internazionali e soprattutto con il mancato rispetto dei criteri di Maastricht da parte di molti governi, non debbono far dimenticare i grandi vantaggi che l’Euro ha portato in questo primo decennio. È però importante sottolineare che la moneta unica, impedendo una concorrenzialità artificiosa basata sulla svalutazione, richiede un’economia competitiva, in grado di affrontare i mercati internazionali. La mano pubblica è perciò chiamata a politiche di bilancio rigorose, ma anche ad uno sforzo importante per garantire alle imprese condizioni di lavoro ideali, a partire dalla diminuzione del carico burocratico e fiscale e dalla disponibilità di infrastrutture adeguate.