Cresce l’insofferenza verso Equitalia e i suoi metodi di riscossione delle tasse: il PdL del Polesine lancia la “de-euitalizzazione” del territorio

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Mainardi: “i sindaci del PdL rescinderanno i contratti in essere con Equitalia per passare alla riscossione diretta, più rispettosa dei cittadini e delle imprese”

Dopo il movimento del Tea-Party Italia, che sul proprio sito internet (www.teapartyitalia.it) ha proposto le istruzioni ai sindaci per risolvere i contratti in essere di riscossione tributaria con Equitalia, ora tocca al PdL polesano avviare in grande stile la campagna di liberazione dalle grinfie della società posseduta da Inps e da Agenzia delle entrate.

“Vogliamo de-equitalizzare il Polesine seguendo l’esempio di Calalzo di Cadore. La prossima settimana incontrerò tutti i sindaci del PdL della provincia di Rovigo per studiare una strategia comune e mettere alla porta Equitalia che tanti danni sta facendo al nostro tessuto economico-sociale. Stiamo già studiando delle soluzioni operative che comporteranno maggiore vicinanza al territorio e ai bisogni della popolazione”: così il consigliere regionale del Pdl, Mauro Mainardi, che appoggia senza esitazioni la battaglia portata avanti dal sindaco pidiellino di Calalzo di Cadore (Belluno) Luca De Carlo che da alcuni mesi ha tolto la riscossione crediti a Equitalia per affidarla agli uffici comunali (riscossione ordinaria) e a quelli della Comunità montana Valbelluna (riscossione coattiva). “E’ un modello che funziona”, afferma Mainardi, “e che dobbiamo importare in Polesine. La crisi non perdona e occorre studiare dei nuovi metodi per sostenere le famiglie e le imprese in difficoltà, umanizzando il rapporto tra amministrazione e cittadini”.

Anche per questo, la prossima settimana, lo stesso consigliere Mainardi – in qualità di coordinatore provinciale del Pdl – incontrerà tutti i primi cittadini pidiellini del territorio per illustrare loro i benefici della “de-equitalizzazione”. Con lui ci sarà anche il sindaco De Carlo che porterà la sua esperienza di amministratore che ha detto no a Equitalia: “affidando la riscossione ai comuni o a soggetti vicini al territorio succede che si possono distinguere i furbetti dai soggetti realmente in difficoltà”, dice De Carlo che sottolinea come “questo significa che è più facile aiutare chi ha davvero bisogno, promuovendo forme di rateizzazione immediata senza attendere che l’importo diventi macroscopico e quindi insostenibile. Insomma, si va a intercettare il bisogno prima che diventi emergenza”. Non solo: stando all’esperienza del comune bellunese, negli ultimi mesi la propensione al pagamento puntuale è aumentata del 16%. Per De Carlo “questo dato vuol dire solo una cosa, che i cittadini si fidano di più dei loro sindaci che di Equitalia”.

“E’ un’esperienza che vogliamo fare nostra in breve tempo”, dice Mainardi che sul tema si è confrontato con lo stesso De Carlo: “ha avuto un’idea semplice ma importante e soprattutto ha avuto il coraggio di portarla avanti. Noi vogliamo fare lo stesso con le nostre realtà comunali che, per molti versi, sono simili per dimensione e rapporti a quelle del Bellunese. Rovigo sarà la prima provincia de-equitalizzata d’Italia per avere una riscossione di tasse e tributi vari più rispettosa di cittadini ed imprese”.