Da lunedì 11 giugno attivo in Veneto il numero verde dedicato agli imprenditori alle prese con la crisi

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luca zaia microfoni 1Zaia: “vogliamo essere vicini ai nostri imprenditori anche sul piano psicologico e sanitario”

A partire da lunedì 11 giugno sarà attivo il numero verde 800334343 per fornire aiuto ed assistenza altamente professionale sul piano psicologico e sanitario agli imprenditori veneti in difficoltà a causa della crisi. Il numero fa parte del progetto “in Oltre: la salute degli imprenditori”, realizzato dall’Ulss 4 Alto Vicentino su incarico della Regione, che punta a gestire le gravi ripercussioni psicologiche legate alla crisi economica, gestendo la fase di “emergenza” nella quale si possono manifestare intenti suicidi e accompagnando chi chiederà aiuto nella rete di servizi territoriali che la sanità veneta mette a disposizione.

L’attivazione del servizio di sostegno è stata fornita dal presidente Luca Zaia: “i nostri imprenditori stanno combattendo una battaglia durissima per fronteggiare una crisi profonda e devastante, che ha già portato in vari casi alla scelta drammatica del suicidio. Noi siamo al fianco di ognuno dei nostri imprenditori, con tutte le azioni possibili sul piano economico, ed ora anche con questa iniziativa di supporto psicologico e sanitario, che sarà realizzata utilizzando le migliori professionalità. Al numero verde risponderanno infatti psicologi esperti e competenti il cui supporto sarà prezioso non solo sul piano psicologico, ma anche su quello più puramente umano”.

Entrando nei dettagli del progetto, l’utente si rivolge al servizio attraverso il numero verde o una piattaforma on-line che sarà attivata il prima possibile. Lo psicologo (che risponde presso il punto di ascolto dell’Ulss n.4) effettua il primo intervento con l’obiettivo di gestire l’emergenza e concordare un appuntamento per valutare quali sono le strade percorribili. Successivamente, l’operatore attiva la task-force provinciale (una equipe formata da un referente psicologo (RP) e da rappresentanti dei servizi territoriali tra cui ad esempio lo psicologo dello sportello Spisal, la Caritas, centri parrocchiali, consulenti legali, ecc.) per valutare quali sono i servizi di supporto sul territorio. Viene effettuato un primo incontro tra utente e referente psicologo; durante l’incontro vengono offerti i possibili contatti. Il sanitario segue l’utente nel contatto con i servizi segnalati dalla task-force, e monitora il suo processo di inserimento a scadenze dilazionate (rispettivamente a 1 settimana, 2 settimane, 1 mese, 3 mesi, 6mesi).

Il “Punto di Ascolto” è sia un “numero verde” a cui gli utenti possono rivolgersi, sia una piattaforma multimediale di prossima attivazione (chat, mail, blog e social network), che sarà attiva 24 ore su 24, che oltre a “ricevere” le richieste da parte di tutta la regione è anche nelle condizioni di cercare attivamente i possibili utenti attraverso i canali comunicativi della società (attraverso la ricerca di parole chiave sul web ed il monitoraggio dei visitatori del sito). Verranno attivate sette, uno per ogni provincia, i cui membri sono informati/formati su aspetti specifici relativi alla rete che si innesca.