Coldiretti impresa pesca chiede il rilascio di nuove concessioni di molluschicoltura

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rovigo pesca vongole caleri 2 1Faccioli: “a Rosolina è necessario ampliare le zone di allevamento per incrementare la produzione”

Che senso ha puntare sulla promozione e sulla valorizzazione di un prodotto d’eccellenza, se manca il primo anello della filiera produttiva, ovvero le concessioni di allevamento? Questo è l’interrogativo che si pongono il presidente delle cooperative di molluschicoltori polesane aderenti a Coldiretti Impresa pesca.

Secondo Alessandro Faccioli, di Coldiretti Impresa pesca, “Le lagune di Rosolina dove operano oltre 300 molluschicoltori, si caratterizzano a livello nazionale per l’eccellenza delle proprie produzioni, in particolare quella di vongole veraci. Gli operatori di Coldiretti Impresa pesca negli ultimi anni, stanno promuovendo queste eccellenze attraverso il legame con il territorio, la grande passione ed efficienza produttiva e l’accorciamento della filiera (es. progetto ‘Pesca amica/ miglio zero’) con l’intento di rendere protagonisti gli imprenditori ittici dalla fase di produzione alla vendita al dettaglio. Ora è comprensibile che i nostri pescatori e molluschicoltori si chiedano che senso abbia questo impegno se mancano le concessioni”.

Nel marzo 2010, la Regione del Veneto ha regolato il rilascio delle concessioni con la delibera di giunta n. 918. Successivamente, nel settembre 2011, le organizzazione di categoria della pesca, unitariamente, hanno inviato alle autorità e agli enti preposti un accordo in merito al rilascio delle concessioni nella laguna di Caleri (Rosolina). Da allora, nonostante le assicurazioni da parte delle istituzioni, nulla è accaduto. Inoltre, Coldiretti impresa pesca ha appreso che recentemente l’Agenzia del demanio, filiale Veneto, abbia interessato per iscritto le autorità e gli enti demandati al rilascio delle concessioni, confermando che l’iter amministrativo di delimitazione della laguna di Caleri si è conclusa nell’anno 2009, che i decreti di delimitazione assumono valenza di atti dichiarativi della demanialità e che non vi è l’obbligo di chiedere la registrazione di tali atti.

“Se è così – dichiara Faccioli – sarebbe auspicabile che le concessioni venissero rilasciate, nel rispetto della carta ittica provinciale, sull’intera laguna di Caleri e non solo su una porzione di 18 ettari. I nostri produttori non si spiegano perché a Rovigo un acquacoltore disponga al massimo di circa 4.000 metri quadri, mentre nelle provincie di Ferrara e di Venezia rispettivamente, di 10.000 e di 15.000 o più metri quadri. In un momento di crisi economica ed occupazionale come questo, la pesca e la molluschicoltura, grazie a nuove disponibilità acquee, potrebbero creare qualche centinaio di posti di lavoro”.

Coldiretti Impresa pesca ha appreso che fino a quando non verranno rilasciate le concessioni a Caleri, non potranno essere iniziati gli auspicati procedimenti di delimitazione delle altre lagune polesane. Risulta verosimile, infatti, che se Caleri è demaniale, anche le altre lagune polesane lo siano per analogia, ribadendo, finalmente, che non possono esistere proprietà private sul demanio marittimo dello Stato, con conseguente danno erariale.