Blocco dei pagamenti da parte della provincia di Bolzano: no da parte di Assopimprenditori

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Berger: “cercheremo di evitare questo scenario, anche se lo Stato ci blocca fondi per circa 350 milioni di euro”. Negri: “bene le precisazioni del vicepresidente della Giunta provinciale”

Presso gli imprenditori altoatesini è scattato l’allarme rosso dinanzi allo scenario, annunciato nella sua conferenza di Ferragosto del presidente della provincia Luis Durnwalder, di un possibile blocco dei pagamenti pubblici a causa del congelamento di una bella fetta del bilancio provinciale da parte dello Stato per centrare il risanamento delle finanze pubbliche.

assoimprenditori confindutria alto adige presidente Stefan Pan 1La Giunta provinciale ha annunciato che a partire dal mese di ottobre potrebbero essere bloccati i flussi di cassa per pagare le fatture emesse dai fornitori dell’amministrazione. Secondo Assoimprenditori Alto Adige “si tratterebbe di una misura insopportabile per le aziende locali, già penalizzate da un periodo di congiuntura economica difficile e contrassegnato dalla grave mancanza di liquidità”. In una nota firmata dal presidente della Confindustria altoatesina Stefan Pan si afferma come “in un momento in cui il carico fiscale che grava sulle imprese diventa sempre più pesante, non si può accettare che la pubblica amministrazione non rispetti i propri obblighi verso i suoi fornitori. E’ paradossale che le imprese rischino il fallimento perché devono versare alle casse pubbliche le tasse per forniture fatte alla pubblica amministrazione e che la pubblica amministrazione non ha ancora pagato”. Assoimprenditori “chiede con forza che la Provincia onori gli impegni assunti con i propri fornitori, anche facendo ricorso al mercato creditizio. Il tasso per anticipazioni di cassa praticato alla Provincia in base alla convenzione per l’affidamento del servizio di tesoreria è rimasto costantemente sotto l’1% durante tutto il 2012. Per le imprese, invece, ricorrere al mercato del credito non solo è sempre più difficile, ma anche sempre più oneroso: secondo l’Istituto di statistica provinciale Astat, il tasso di interesse medio applicato per operazioni di anticipi su fatture nel quarto trimestre del 2011 è stato pari al 7,6%, in aumento di 1,5 punti percentuali rispetto al quarto trimestre del 2010”. E agli imprenditori tutti rode di brutto dover improvvisarsi pure dei banchieri impropri per sopperire al mancato rispetto degli impegni sottoscritti da parte degli enti pubblici.

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L’allarme della categoria è stato immediatamente recepito dal vicepresidente della giunta provinciale, Hans Berger: “anche se lo Stato blocca risorse finanziarie spettanti alla Provincia per circa 350 milioni di euro, il fardello non verrà trasferito sulle spalle delle imprese locali. Sono quindi infondati i timori di Assoimprenditori per un presunto mancato pagamento di fatture”.

Alla Provincia spettano i 9 decimi del gettito fiscale prodotto in Alto Adige, ma attualmente lo Stato ha bloccato la corresponsione alla Provincia di 350 milioni di euro provenienti dalla imposte pagate dagli altoatesini. Berger ha ribadito che la Giunta non ha intenzione di disattendere gli impegni con le imprese per gli importi spettanti per prestazioni eseguite per conto della Provincia: “rispetteremo gli obblighi con responsabilità e ripeto che nessuna azienda che ha fornito una prestazione all’ente pubblico si troverà in difficoltà finanziarie causate dalla Provincia”. Per i pagamenti urgenti si farà quindi ricorso a un’anticipazione di cassa, “con cui onorare le fatture e le somme spettanti per legge, mentre per altre misure di sostegno di particolari iniziative si potrà verificare un’attesa fino a gennaio 2013 anziché fine autunno 2012”, aggiunge il vicepresidente. La critica di Assoimprenditori sbaglia indirizzo: “anziché cercare continuamente lo scontro con la Giunta provinciale, dovrebbe invece ricordare allo Stato di onorare i suoi impegni”, conclude Berger.

La precisazione è stata accolta positivamente dalla categoria: per il direttore Josef Negri “le parole di Durnwalder erano chiare ed univoche, riportate anche nei comunicati ufficiali. Se la Giunta ha aggiustato il tiro, ne prendiamo atto, ben attenti a sorvegliare l’azione dei pagamenti, senza alcuna volontà da parte di nostra di sollevare inutili polemiche”.