Treni fermi sul ponte della Libertà: Venezia isolata per ore con passeggeri inferociti

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a piedi ponte libertà 1In molti hanno percorso il ponte a piedi per arrivare in stazione dai treni bloccati. Chisso: “Trenitalia deve voltare pagina e assicurare un servizio efficiente e affidabile”

Un cavo tranciato al pantografo di un Eurostar Fraccia d’argento in servizio sulla linea Roma-Venezia che ha tranciato un cavo dell’alimentazione aerea per mandare in tilt per ore i collegamenti ferroviari da e per Venezia, facendo collassare per buona parte della giornata il trasporti ferroviari in Veneto. Con i treni bloccati in transito sul ponte della Liberta, dopo lunghi quarti d’ora d’attesa sotto il caldo sempre più soffocante a causa del blocco degli impianti di condizionamento, molti passeggeri hanno deciso di scendere e di proseguire verso la stazione di Venezia a piedi con bagagli a seguito, suscitando legittimante le ire dei malcapitati.

Pedemontana assessore trasporti veneto renato chisso 1 1Ire che sono state fatte proprie dall’assessore regionale ai trasporti Renato Chisso che ha “cazziato” Trenitalia: “ora basta. Trenitalia deve voltare pagina. Nel terzo mondo è meglio. Per tutto il pomeriggio ho ricevuto proteste e lamentele di ogni tipo e le sto ricevendo anche ora: passeggeri che dicono di essere abbandonati a sé stessi, senza comunicazioni e senza informazioni sensate ma solo contraddittorie, mentre parecchi viaggiatori hanno raggiunto la destinazione a piedi scendendo dai treni fermi sul ponte”. Chisso è furibondo. Neanche due giorni fa aveva stigmatizzato i disservizi causati dalla improvvisa soppressione di molti convogli, dai ritardi e dai cambiamenti di programma di altri. “Storie di ordinario disordine e sovraffollamento, per non parlar del resto – afferma Chisso – ma oggi credo si sia superato ogni limite: nel bel mezzo di un guasto alla linea elettrica tra la terraferma e la stazione di Santa Lucia, almeno a quanto si sa, la gente è stata lasciata senza notizie certe. Ho telefonato ai responsabili di Trenitalia e sono stato rassicurato, che le informazioni venivano date e la situazione era sotto controllo. Una valanga di chiamate e di contatti anche in web mi ha detto il contrario. Da ultimo ho sentito un appello accorato utenti della linea per Treviso – Udine, che mi chiedevano di intervenire perché non sapevano più a chi rivolgersi nella stazione di Venezia e i pochi treni in partenza andavano a Roma o a Milano”. La situazione è stata parzialmente tamponata dal potenziamento dei mezzi di terra effettuato da ACTV, ma non è stato sufficiente, specie per chi doveva raggiungere località fuori Venezia.

“Non mio interessa sapere- dice Chisso – di chi sono le responsabilità, ma se e quali rimedi sono stati concretamente adottati. Prego i passeggeri che hanno patito disagi di fornirmi ogni ragguaglio e segnalazione, che girerà a Trenitalia che dovrà dare spiegazioni, scuse e rimedi concreti. Non si possono più pagare i disagi”.