Come votano gli artigiani del Veneto alle elezioni politiche 2013

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confartigianato veneto presentazione indagine intenzione voto categoria 1Sondaggio realizzato da Demetra Opinioni.net su incarico della Confartigianato Imprese Veneto

M5S primo Partito 22,5%, Giannino oltre l’11%. Monti non sfonda. PDL+Lega, 38,1% tengono maggioranza relativa ma perdono quasi la metà del consenso del 2008  

Sbalchiero: “un artigiano su 4 ha intenzione di astenersi? Io dico: andate a votare!”

Cosa succederà alle prossime elezioni politiche del 24 e 25 febbraio? Per chi intende votare il mondo degli artigiani che, in regione, conta oltre 208.000 tra titolari, soci e collaboratori familiari? Il loro voto si discosta da quello dei veneti oppure no? Ed inoltre, quali sono i provvedimenti che l’artigiano ritiene più urgente per aiutare le piccole imprese? Quale la fiducia dei piccoli imprenditori nei leader politici?

Queste le domande che la Confartigianato del Veneto ha fatto sottoporre all’Istituto Demetra Opinioni.net con il sistema CATI, ad un campione di quasi mille (947) titolari di altrettante imprese artigiane operanti in regione. Ed i risultati, presentati al Caffè Pedrocchi di Padova dalla sociologa Natascia Porcellato e dal presidente di Confartigianato Imprese Veneto Giuseppe Sbalchiero, sono per certi versi sconcertanti.

Se, in termini di fiducia verso i leader politici, il primo è risultato Maroni, con il 40% dei consensi, seguito da Grillo (35%) e Giannino (34%) ed a ruota Berlusconi il 31%, Alfano il 29%, Mario Monti 25%, mentre chiudono Bersani (18%) e Vendola (9%), è il dato sul possibile premier preferito che colpisce. Primo è Beppe Grillo, seguito a ruota da Alfano, Giannino e Monti. Tutti e quattro sono praticamente appaiati attorno al 12-13% dei consensi. Emerge quindi chiaramente che il mondo artigiano veneto, oggi, non dispone di un referente privilegiato a cui guarda con più fiducia e che vorrebbe anche come premier. Tesi suffragata anche dal 10% degli artigiani che dice esplicitamente “nessuno”, ed un altro 19% che non si esprime.

Sull’orientamento di voto emergono le indicazioni più interessanti. Fermo restando lo “storico” scarso fascino che il Centro Sinistra ha verso il piccolo imprenditore veneto che lo attesta a circa al 9% (rispetto ad un dato medio regionale nel suo complesso, dove Bersani intercetta il 34%), l’area di Monti raccoglie complessivamente l’11%, con gran parte dei voti catalizzati dalla lista che porta il nome del presidente del Consiglio uscente (9%). Anche in questo caso, la differenza rispetto al Veneto nel complesso, dove Monti raccoglie il 16%, è consistente, anche se meno ampia rispetto a quella che possiamo osservare per Bersani.

confartigianato veneto intenzioni voto 1L’area di centrodestra, che ha indicato in Berlusconi il candidato formale e Alfano quello reale, raccoglie complessivamente il 38% dei consensi, un po’ più di quanto raccolga complessivamente nel Veneto (35%). È la Lega Nord ad essere più presente tra gli artigiani che tra i veneti (18 vs 14%), mentre il Pdl è su livelli sostanzialmente equivalenti (17%).

Una grande differenza sembra essere la popolarità del voto per il Movimento 5 Stelle: tra gli artigiani raggiunge il 23% mentre tra i veneti in generale si ferma poco sotto al 10%. Anche per il movimento di Oscar Giannino –Fare per fermare il declino osserviamo un maggior successo tra gli artigiani: qui, infatti, conquista l’11%, mentre nel complesso della regione si attesta intorno all’1%. Infine, anche Indipendenza Veneta raccoglie un importante 4% tra gli artigiani, più che tra i veneti in generale, dove sfiora il 2%.

Il risultato del Movimento 5 stelle e Fare sono quindi due tra i fattori che maggiormente caratterizzano l’elettorato artigiano rispetto al Veneto in generale. Sono anche due formazioni nuove, che per la prima volta si affacciano sulla scena della politica nazionale. Entrambe raccolgono la maggior parte dei consensi tra coloro che nel 2008 avevano votato per Pdl e Lega Nord: sia nel caso del partito di Grillo che in quello guidato da Giannino, infatti, oltre il 60% dei voti proviene dal bacino delle due formazioni di centrodestra.

Infine nell’artigianato si ripropone una forte astensione ed indecisione: un artigiano su quattro. La provenienza è anche in questo caso marcatamente ricollegabile a coloro che nel 2008 avevano votato Pdl e Lega.

Ma, a prescindere da chi vincerà le prossime elezioni, quali sono gli interventi di sviluppo che gli artigiano considerano più importanti e, tra questi, quali quelli più urgenti?

“Abbiamo fortemente voluto verificare i desideri della nostra base – spiega Giuseppe Sbalchiero – ed abbiamo avuto indicazioni chiare sull’agenda degli artigiani veneti. Innanzi tutto – prosegue il presidente – è emerso il raggiunto limite di sopportazione dei miei colleghi su moltissimi fronti. Tutti i provvedimenti che abbiamo loro sottoposto appaiono centrali: dal più alto, la riduzione della burocrazia (che ha quasi 10 di voto medio) al più basso che invece è nel riavvio delle privatizzazioni (media del 7). Il massimo dell’urgenza l’hanno ottenuta, oltre alla riduzione della burocrazia, la riduzione della spesa pubblica, delle tasse sulle imprese e una giustizia più veloce. Il che certifica -sottolinea Sbalchiero – il fallimento della politica, nella revisione della spesa pubblica, nel riuscire a semplificare veramente le incombenze di cittadini ed imprese e nel offrire a questo Paese una giusta giustizia nei tempi e negli atti”.

“Voglio sottolineare infine – conclude Sbalchiero – come gli orientamenti al voto del nostro mondo si differenzino per molti aspetti dai dati medi della popolazione regionale. Guardano con più attenzione a coloro che parlano di piccola impresa (Grillo e Giannino), ma non solo. Mi preoccupa ad esempio un dato di astensione ed indecisione superiore alla media (25,6%). Mi sento quindi di concludere con un appello al voto. Votare è un nostro diritto che va rispettato”  

Nota Informativa

L’indagine è stata condotta dal 29 gennaio al 4 febbraio 2013 dall’Istituto Demetra Opinioni.net. Il campione, stratificato per provincia e settore di appartenenza (edilizia, manifattura, servizi alle persone, servizi alle imprese), è di 947 casi ed è rappresentativo dell’universo degli artigiani veneti. Il margine d’errore statistico dei dati riportati è del 3.2% al livello di confidenza del 95%. Direzione di Natascia Porcellato e Angelo Tomaselli. Supervisione scientifica della rilevazione con metodologia CATI-CAWI di Claudio Zilio.

Documento completo su www.sondaggipoliticoelettorali.it