L’ambiente in Trentino secondo il VII Rapporto

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Tassullo vista galleria rio maggiore alberto pacher
Tassullo vista galleria rio maggiore alberto pacher Situazione positiva e in miglioramento ma non mancano le criticità

Il dato generale che emerge dalla VII edizione del Rapporto sullo stato dell’ambiente della provincia di Trento – realizzato dall’Agenzia provinciale per la protezione dell’ambiente e presentato dal presidente della Giunta e assessore all’ambiente Alberto Pacher e dai vertici dell’Appa – è una situazione ambientale del Trentino nel complesso positiva e in tendenziale miglioramento, con diversi punti di forza, benché non manchino alcuni elementi di criticità. “Dal Rapporto – ha affermato Pacher – emerge il ritorno positivo che interventi anche piccoli possono avere sulla qualità dell’ambiente”.

Dei 78 indicatori utilizzati nel Rapporto, il 53,8% presenta una situazione giudicata intermedia o incerta, il 35,9% una situazione positiva e il restante 10,3% una situazione negativa. Degli stessi indicatori è stato preso in considerazione, oltre alla situazione presente, anche il trend rispetto al passato: la maggior parte (38,5%) presenta una situazione in miglioramento, il 19,2% è costante e il 16,7% in peggioramento; un 17,9% presenta invece un andamento variabile/oscillante, mentre nel 7,7% dei casi non è stato possibile fare confronti col passato per assenza di dati confrontabili.

Entrando nel merito delle principali tematiche, le buone notizie riguardano soprattutto la riduzione delle emissioni in atmosfera di tutti gli inquinanti monitorati, la qualità complessivamente buona delle acque superficiali e sotterranee, la costante riduzione della produzione di rifiuti urbani e l’aumento della loro differenziazione (oltre il 71 % nel 2012), il progressivo incremento degli interventi per il risparmio energetico e per la diffusione dell’energia rinnovabile, nel quadro della lotta al surriscaldamento climatico, per la quale la Provincia si è recentemente dotata di importanti strumenti normativi e istituzionali.

Le principali criticità, invece, sono relative alle concentrazioni in atmosfera urbana superiori ai limiti di legge di polveri sottili, biossidi di azoto e ozono, alla qualità delle acque lacustri (complessivamente sufficiente), alla crescita dei rifiuti speciali prodotti e del loro smaltimento in discarica, al perdurante gap con l’obiettivo fissato dal Protocollo di Kyoto per la riduzione delle emissioni di anidride carbonica e alla manifestazione di segnali di surriscaldamento climatico sul territorio (aumento delle temperature, scioglimento dei ghiacciai).

In linea con il precedente Rapporto del 2008, anche la settima edizione sviluppa e presenta la sua analisi seguendo il modello PSR (Pressioni – Stato – Risposte), secondo il quale gli sviluppi di natura economica e sociale sono i fattori di fondo che esercitano pressioni (P) sull’ambiente, le cui condizioni (S) cambiano di conseguenza. Questo ha degli impatti sulla salute umana e sugli ecosistemi, per cui vengono richieste risposte (R) da parte della società. Per rappresentare in maniera chiara e sintetica e per quantificare, quando possibile, ciascun elemento della catena PSR, gli autori del Rapporto hanno fatto ricorso a un variegato set di indicatori ambientali, in tutto 78. Il Rapporto ha avuto come obiettivo l’aggiornamento dei dati al 31 dicembre 2011. Per taluni indicatori, non è stato possibile ottenere dati aggiornati a quella data, mentre per altri è stato invece possibile ottenere un aggiornamento successivo.

Novità di questa edizione è la scelta di pubblicare il Rapporto esclusivamente in versione elettronica, sul sito web dell’APPA (www.appa.provincia.tn.it/rapporto_ambiente_2012), riducendo in questo modo, e coerentemente con i contenuti e gli obiettivi della pubblicazione, gli impatti ambientali connessi alla stampa. Ognuno dei 23 capitoli è consultabile direttamente a schermo, oppure può essere scaricato dall’utente in formato pdf ed eventualmente stampato.