Tar del Veneto, inaugurato l’anno giudiziario. Crescono i ricorsi per gli appalti

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inaugurazione anno tar veneto 2013 zaia orsoni del zotto 1Zaia: “preoccupato dall’eccesso di ricorsi strumentali che bloccano lo sviluppo della Regione”

Inaugurato a Venezia l’anno giudiziario del Tribunale Amministrativo Regionale del Veneto alla presenza delle autorità locali. “Una maggiore soglia di moralità è assolutamente necessaria”: questo l’invito che ha fatto il presidente del Tar del Veneto Bruno Amoroso. Per raggiungere una “maggiore moralità – ha sottolineato Amoroso – è necessaria anche una maggiore collaborazione tra soggetti con un uso prudente della giustizia amministrativa per renderla efficiente sfruttando le opportunità extragiudiziarie”. Amoroso ha rilevato come in Veneto il Tar sia sempre più impegnato sui ricorsi in materia di appalti: “questo perché si utilizzano regole difficili da seguire, spesso complesse che, alla fine, escludono spesso le offerte in realtà più vantaggiose”.

Il Tar del Veneto ha registrato, dal 2005, un costante calo dei ricorsi che sono scesi dalla punta massima dei 2.929 casi a quella attuale, 2012, di 1.954 pari ad un calo di 304 sull’anno precedente facendo scendere il tasso di litigiosità dal 0,061% del 2005 allo 0,039% del 2012. Un dato, quello del calo dei ricorsi, non necessariamente dovuto ad un “miglior stato di salute”, ma soprattutto ai “maggiori costi chiesti dalla giustizia amministrativa a detrimento quindi del cittadino-utente” deliberati dal governo uscente.

Intervenuto alla cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario del Tar, il presidente della Giunta regionale, Luca Zaia, ha rivolto al presidente del Tribunale Amoroso l’auspicio di una sempre più stretta collaborazione fra la magistratura amministrativa e gli enti locali “perché tutti abbiamo un comune obiettivo: la buona e sana gestione della cosa pubblica”.

Dopo aver ricordato che dei 444 ricorsi presentati al Tar e dei 160 al Consiglio di Stato la regione Veneto ne ha vinti quasi l’80% (“sintomo evidente che i nostri dirigenti hanno svolto un buon lavoro dal punto di vista formale”, ha commentato), Zaia ha manifestato alcune preoccupazioni in ordine ai recenti provvedimenti sulla revisione della spesa pubblica e all’eccesso di ricorsi “strumentali” che bloccano opere essenziali per lo sviluppo del Veneto.

“Siamo molto preoccupati perché la revisione della spesa – ha spiegato Zaia – ci obbliga a mettere mano a severi tagli alla spesa pubblica, e questo comporterà inesorabilmente una serie di ricorsi da parte di tutti quei soggetti che si vedranno toccati nel vivo”.

Ma la preoccupazione del Governatore del Veneto è soprattutto per l’ingente mole di ricorsi che hanno come contraltare “il blocco d’importanti opere pubbliche, fondamentali per lo sviluppo della Regione e della sua economia: opere che i veneti ci chiedono e di cui pretendono la rapida realizzazione”. Citando il caso della Pedemontana, Zaia ha osservato come “se è giusto chiedere che l’amministratore pubblico risponda di danno erariale qualora agisca fuori dalla legge, altrettanto bisognerebbe fare nei confronti di chi blocca lo sviluppo della nostra regione con ricorsi che spesso servono soltanto alla visibilità o agli interessi privati o personali di qualche comitato. Non vorrei che la democrazia, che sta a cuore a tutti e che tutti dobbiamo difendere, si trasformasse in anarchia”. In questo quadro, secondo Zaia, “credo si ponga un problema di accesso democratico alla giustizia: non vorrei che la giustizia diventasse fra un po’ meno equa e fruibile soltanto da chi ha i soldi per permetterselo”. E ha concluso con un esempio provocatorio: “visto che ormai è invalso l’uso che quando un figlio viene bocciato a scuola si ricorre al Tar, non vorrei che il ricorso se lo potesse permettere soltanto chi frequenta il liceo e non chi frequenta una scuola professionale”.