Le imprese del Friuli Venezia Giulia innovano più della media italiana

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FVG inaugurazione ospedale udine renzo tondo 1L’Istat certifica l’andamento nel triennio 2008-2010. Tondo: “conferma del buon lavoro fatto dal governo regionale”

Le imprese del Friuli Venezia Giulia sono più innovatrici della media nazionale. Nel triennio 2008-2010 il 41% delle imprese della regione operanti nei settori dell’industria e dei servizi con almeno 10 addetti ha introdotto delle innovazioni sul mercato o nel proprio processo produttivo, quota significativamente più elevata del 32% riferito all’Italia nel suo complesso.

La propensione ad innovare cresce all’aumentare della dimensione dell’impresa ed il manifatturiero è il settore più innovativo, con il 55% di imprese innovatrici in regione, seguito dai servizi, con un’incidenza del 29%. Per l’introduzione di innovazioni le imprese regionali hanno sostenuto nel 2010 una spesa media per addetto pari a 7.400 euro, beneficiando nel 42% dei casi di un sostegno pubblico per l’innovazione, proveniente soprattutto da amministrazioni pubbliche locali o regionali (valore superiore al 30% medio italiano). La spesa è stata destinata prevalentemente all’acquisto di macchinari e attrezzature e alle attività di ricerca e sviluppo interne (dai dati della rilevazione sulla R&S nelle imprese in regione nel 2010 sono stati spesi per attività di ricerca 283 milioni di euro). Inoltre, il 19% delle imprese innovatrici della regione (il 13% in tutta Italia) ha definito accordi di cooperazione per le attività di innovazione, in particolare con fornitori e consulenti.

Sono questi gli aspetti principali che emergono dall’elaborazione dei microdati definitivi relativi all’indagine Istat sull’innovazione nelle imprese per il triennio 2008-2010, svolta dal Servizio statistica e affari generali della Regione Friuli Venezia Giulia in collaborazione con la sede di Trieste della Banca d’Italia. Si tratta di un’indagine campionaria per le imprese da 10 a 249 addetti e censuaria per quelle con almeno 250 addetti. La Regione ha assunto il ruolo di ente intermedio di rilevazione sul proprio territorio, tramite il Servizio statistica e affari generali della Direzione centrale finanze, patrimonio e programmazione. La collaborazione tra Istat e Regione ha consentito di aumentare il campione di imprese locali al fine di ottenere delle stime significative a livello regionale garantendo anche la rappresentatività dei macrosettori industria, costruzioni e servizi.

Soddisfatto dei dati il presidente della Regione, Renzo Tondo, che certificano il buon lavoro fin qui fatto dal suo governo: “si nota con soddisfazione come le imprese della Regione puntino a crescere e migliorarsi investendo in ricerca e innovazione, veri punti di forza della nostra economia. L’amministrazione regionale si è impegnata a sostenere l’innovazione nel settore privato attraverso l’adozione di strumenti di finanziamento alle imprese, consapevole del fatto che innovare in questo periodo di crisi economica è quanto mai fondamentale per aumentare la competitività, creare sviluppo e nuova occupazione”.