“Progetto Mozart”: Claudio Scimone dirige il primo dei quattro concerti in programma

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Teatro la fenice claudio scimone basilica san marco venezia 1Inizia venerdì 26 la trilogia operistica sul libretto di Da Ponte

Venerdì 26 aprile 2013 (ore 20.00 turno S della stagione sinfonica 2012/13, con replica domenica 28 alle 17.00 turno U), l’Orchestra del Teatro La Fenice aprirà il “Progetto Mozart” dedicato alla trilogia operistica su libretto di Da Ponte e alle ultime composizioni sinfoniche viennesi, con un concerto diretto da Claudio Scimone al Teatro Malibran.

In programma la Sinfonia n. 38 in re maggiore KV 504 Praga – così soprannominata in omaggio alla città boema che dopo aver acclamato Le nozze di Figaro avrebbe promosso e ospitato la creazione di Don Giovanni –, il Concerto per fagotto e orchestra in si bemolle maggiore KV 191 e, nella seconda parte, la Sinfonia n. 35 in re maggiore KV 385 Haffner, prima delle sinfonie del periodo viennese. Solista nel Concerto KV 191 sarà il fagottista Roberto Giaccaglia, prima parte dell’Orchestra del Teatro La Fenice.

Il “Progetto” proseguirà il 30 aprile al Teatro La Fenice con la prima di Don Giovanni (in scena fino al 28 maggio); il 5 maggio al Teatro La Fenice con la prima delle Nozze di Figaro (in scena fino al 25 maggio); l’8 e 9 maggio al Teatro Malibran con la Sinfonia n. 40 in sol minore KV 550 e altri due brani diretti da Stefano Montanari; il 12 maggio al Teatro La Fenice con la prima di Così fan tutte (in scena fino al 26 maggio); il 16 e 17 maggio al Teatro Malibran con la Sinfonia n. 39 in mi bemolle maggiore KV 543 e altri due brani diretti da Rinaldo Alessandrini; il 24 e 26 maggio al Teatro Malibran con la Sinfonia n. 41 in do maggiore KV 551 Jupiter e altri due brani diretti nuovamente da Rinaldo Alessandrini.

Quartultimo capolavoro sinfonico di Mozart, terminato a Vienna il 6 dicembre 1786, la Sinfonia KV 504 fu eseguita per la prima volta a Praga il 19 gennaio 1787, durante il primo viaggio del trentenne compositore nella capitale boema. Fu uno dei più gloriosi concerti della sua vita, a ridosso del travolgente esito praghese delle Nozze di Figaro. La sinfonia, di costruzione complessa e linguaggio intenso e drammatico nonostante l’apparente naturalezza ed immediatezza della scrittura, è caratterizzata dalla presenza di un amplissimo adagio introduttivo che precede il radioso allegro del primo movimento, e dall’assenza del canonico minuetto fra il secondo movimento, un andante di intensa cantabilità, e il finale, un presto travolgente e dionisiaco.

Nel giugno 1774, diciottenne, Mozart compose il suo primo concerto per strumento a fiato e orchestra: il Concerto per fagotto in si bemolle maggiore KV 191, che costituisce oggi uno dei caposaldi del repertorio per questo strumento. Articolato nei classici tre movimenti, il Concerto ha inizio con un Allegro a tutta orchestra da cui si dipanano i momenti virtuosistici del solista e si conclude con un elegante Rondò in Tempo di minuetto. Memorabile è la frase di apertura del movimento lento centrale, che preannuncia, con 12 anni di anticipo, il tema della cavatina della Contessa “Porgi amor” nel secondo atto delle Nozze di Figaro.

Scritta a Vienna nell’estate del 1782, la Sinfonia KV 385 Haffner nacque come serenata in sei movimenti scritta in occasione dei festeggiamenti in casa del borgomastro salisburghese Sigmund Haffner per il conferimento di un titolo nobiliare al figlio. Solo in seguito, per una riesecuzione presso un’accademia viennese Mozart eliminò un minuetto e una marcia, rendendola affine alla struttura in quattro tempi della forma sinfonica. Come si addice al tono ‘leggero’ del genere originario di appartenenza, la Haffner rappresenta l’aspetto brillante e più immediato della personalità creativa mozartiana; ma lo slancio vigoroso del primo movimento, la pensosa malinconia dell’Andante, l’ironia haydniana del Minuetto e il ritmo frenetico del travolgente e variegatissimo Finale la pongono a pieno titolo fra i migliori lavori sinfonici tout court del compositore salisburghese.