La Perla, per Calzedonia si allontana l’acquisizione

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jeisa-chiminazzo-la-perla-lingerie-2013A sorpresa, entra in scena Silvio Scaglia che rilancia sul prezzo d’acquisto: 100 milioni invece di 70

Tutta faceva propendere che Sandro Veronesi e il suo gruppo Calzedonia fosse ad un passo dall’aggiudicarsi il marchio dell’intimo di lusso La Perla, da anni in difficoltà, tanto che l’attuale proprietà, il fondo americano Jh partners, nei giorni scorsi aveva dichiarato di trattare in esclusiva proprio con il gruppo veronese Calzedonia (che annovera marchi come Calzedonia, Intimissimi e Tezenis). Ma così non è stato.

Secondo quanto risulta a Pambianco News, il fondatore di Fastweb avrebbe rilanciato per impossessarsi della storica azienda di intimo bolognese. La Perla, si legge in una nota diramata dalla società, “ha ricevuto in data 27 maggio un’offerta di affitto d’azienda con successivo impegno all’acquisto da parte di Sms Finance S.A. ulteriore e alternativa rispetto a quella precedentemente presentata dal gruppo Calzedonia. L’offerta è stata inviata per conoscenza anche al Tribunale di Bologna che ha sospeso ogni decisione all’esito della gara competitiva che si terrà il giorno 4 giugno prossimo venturo”.

sandro-veronesi-calzedonia-nordestLa holding di Scaglia avrebbe messo sul piatto 100 milioni per rilevare la società ancora nelle mani del fondo statunitense Jh Partners, contro i 70 milioni di euro che aveva offerto il gruppo guidato da Sandro Veronesi.

Un vero e proprio colpo di scena, visto che lo scorso 24 maggio Calzedonia aveva raggiunto l’intesa con i sindacati su un progetto che prevedeva, previo assenso del Tribunale, la creazione di una nuova società nella quale assorbire 437 dipendenti sul totale dei 599 che al momento sono occupati nello stabilimento bolognese. Per i 149 dipendenti in esubero, Calzedonia avrebbe messo in campo un anno di cassa integrazione più gli incentivi all’esodo. Il gruppo di Veronesi si era impegnato a mantenere sia la produzione che la progettazione nello storico quartier generale bolognese.

Ora tocca al giudice decidere sul da farsi e i giochi si faranno nell’asta convocata per il 4 giugno. La proposta avanzata dalla holding di Scaglia ammonta a 100 milioni, poco meno del fatturato de La Perla nel 2011.