Alto Adige, festeggiate le famiglie tradizionali dei masi

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PAB premiazione masi aviti 2 1Il riconoscimento a chi conduce da almeno 200 anni il compendio

I masi storici dell’Alto Adige rimasti per almeno 200 anni nel possesso e nella conduzione della stessa famiglia senza interruzioni sono stati premiati dall’Unione Agricoltori e Coltivatori Diretti Sudtirolesi/Bauernbund e Fiera Bolzano. La loro storia è molto particolare: per meritarsi il titolo di “Erbhof” – maso avito – debbono essere rimasti in possesso della stessa famiglia senza interruzioni per almeno 200 anni e il proprietario deve essersi impegnato nella sua gestione economica e produttiva.

Un onore che spetta solo alla “nobilità” dei masi altoatesini.

Tirolo e Sudtirolo conferiscono questo riconoscimento da molti decenni, ma in Alto Adige l’onorificenza ha un valore aggiunto: infatti, se a nord del Brennero questi masi hanno superato la crisi economica del XVIII secolo e sono sopravvissuti a due guerre mondiali, in Alto Adige sono usciti indenni anche dal periodo tra le due guerre teatro, tra l’altro, delle infami “opzioni” (la scelta da parte delle famiglie tedesche di abbandonare l’Alto Adige italianizzato dopo la Prima guerra mondiale per approdare in Austria o in Germania).Una famiglia in grado di condurre un maso senza interruzioni per 200 anni è la dimostrazione tangibile di un formidabile attaccamento al territorio, di un’encomiabile diligenza e di un’infinita perseveranza. Un esempio eloquente della mentalità della gente contadina di questa terra da sempre legata alla vita rurale.



Le 314 famiglie il cui maso ha ottenuto, dal 1994, il riconoscimento di “Erbhof”, sono state invitate ad una premiazione nell’ambito di “Agrialp”, Fiera Agricola dell’Arco Alpino che si svolge a Bolzano ogni due anni. Tutti i quasi 150 proprietari di masi aviti presenti con le loro famiglie hanno ricevuto un disegno dell’artista Pepi Tischler e una bottiglia di vino speciale della Cantina di Cornaiano dalle mani del presidente della giunta provinciale Luis Durnwalder e del senatore Hans Berger.