Life Wolf Alps: decolla il progetto che riguarda il ripopolamento delle Alpi con i lupi

0
2284
Lupo ph Carlo Frapporti Arch Serv Foreste e Fauna PAT 1
Lupo  ph Carlo Frapporti Arch Serv Foreste e Fauna PAT 1Iniziativa congiunta delle regioni alpine

Il lupo è ritornato sulle Alpi: nel settore occidentale è una presenza stabile da ormai vent’anni, sulle Alpi Centro-Orientali è un tassello dell’ecosistema ricomparso di recente dopo decenni di assenza. In espansione a partire dalle popolazioni appenniniche del centro Italia e da quelle dinariche della Slovenia, il predatore sta rioccupando i territori da cui era stato sterminato circa un secolo fa.

Il ritorno naturale del lupo è un segno positivo dal punto di vista ecologico, che indica il buono stato di salute generale dell’ambiente alpino, in cui il predatore torna ad essere protagonista anche come fattore di equilibrio tra le popolazioni di ungulati selvatici di cui si nutre abitualmente.

La presenza di un grande carnivoro rappresenta anche un elemento di criticità per chi sulle Alpi lavora, soprattutto se vive di pastorizia. Si tratta di problemi reali, che vanno affrontati dialogando con chi è direttamente coinvolto dal ritorno del lupo: allevatori, in primis, ma anche cacciatori, amministratori e abitanti chiamati a confrontarsi con situazioni nuove e complesse, al fine di trovare un nuovo equilibrio.

Il progetto europeo “Life Wolf Alps” (co-finanziato dal programma LIFE+ “Natura e ambiente”) intende contribuire alla gestione del ritorno del lupo sulle Alpi attraverso un approccio coordinato e condiviso, capace di superare i confini regionali e nazionali coinvolgendo l’intero arco alpino attraverso la partecipazione di 12 partner: il Parco naturale delle Alpi Marittime (beneficiario capofila), le regioni Veneto e Lombardia, il Corpo Forestale dello Stato, i Parchi nazionali della Val Grande e dello Stelvio, i Parchi regionali delle Alpi Cozie, del Marguareis e dell’Ossola, il Muse di Trento, il Parco nazionale del Triglav e l’Università di Lubiana in Slovenia. Ai beneficiari di progetto si sono affiancati nel corso di questi primi mesi di lavoro più di 30 supporter che condividono gli obiettivi e sostengono le azioni di “Life Wolf Alps”.

Il progetto è stato costruito sulla base di un programma condiviso, implementato da amministrazioni italiane e slovene. In sette aree chiave (da Ovest a Est: Alpi Marittime e Cozie, Ossola, Alpi Centrali, Dolomiti, Lessinia e Slovenia) saranno messe in campo azioni di monitoraggio e conservazione della specie, misure di prevenzione degli attacchi da lupo sugli animali domestici, interventi per contrastare il bracconaggio e strategie di controllo dell’ibridazione lupo-cane, necessarie per mantenere a lungo termine la diversità genetica della popolazione di lupo. Altre importanti azioni riguardano la comunicazione per diffondere la conoscenza della specie, sfatare falsi miti o credenze e aumentare la tolleranza nei confronti del lupo, per garantire la conservazione e la ridiffusione di questo grande predatore sull’intero arco alpino.

Iniziato formalmente nell’ottobre 2013, il progetto “Life Wolf Alps”, che ha un budget complessivo di 6 milioni di euro (le risorse sono da intendersi distribuite sui 12 partner e nell’arco di quasi cinque anni) proseguirà fino al 2018.

In meno di un anno di attività è stato reclutato lo staff, sono state definite la strategia di comunicazione, le linee guida per il monitoraggio del lupo ed è stato formato il personale tecnico che, per le 6 aree chiave italiane, sarà incaricato di raccogliere sul campo i segni di presenza del predatore a partire dall’inverno 2014-2015, e per i tre anni successivi.

Al via anche le squadre cinofile antiveleno, destinate all’individuazione e alla prevenzione degli episodi di avvelenamento. Sono inoltre stati distribuiti i questionari agli allevatori per acquisire dati sulle predazioni da lupo subite, ma anche e soprattutto sulla qualità della vita e del lavoro di chi in estate montica i propri animali. È stato avviato lo studio di human dimension, per indagare la posizione dell’opinione pubblica riguardo al lupo e il suo evolvere nel tempo.