Consiglio provinciale di Bolzano, ancora numerose le barriere architettoniche

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PAB tommasini-stocker-barriere-architettoniche 1Gli edifici pubblici dell’Alto Adige presentano ancora troppe difficoltà in 160 casi su 253

Alto Adige ancora invalicabile per chi soffre di menomazioni, visto che numerosi edifici, sia privati che pubblici, sono ancora barrierati da gradini, rampe troppo ripide, porte manuali che impediscono o limitano grandemente la fruibilità da parte delle persone disabili o da genitori che spingono passeggini per bambini.

Gli assessori provinciali Martha Stocker e Christian Tommasini, in occasione della Giornata nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche che ricorre domenica 5 ottobre, hanno preso ad esempio il palazzo del Consiglio provinciale a Bolzano che presenta ancora numerosi ostacoli, nonostante sia la “casa” di tutti gli altoatesini.

La Giornata Nazionale per l’abbattimento delle barriere architettoniche è stata istituita nel 2003 dal Presidente del Consiglio dei Ministri e fissata ogni 1a domenica di ottobre. Con la ricorrenza si è inteso sottolineare l’impegno all’abbattimento di tutte le barriere e alla tutela delle persone a ridotta mobilità, dalle persone diversamente abili agli anziani con problemi di mobilità, dai genitori con passeggini al seguito fino a persone momentaneamente disabili in seguito a fratture o altre patologie. Per la ricorrenza, l’assessora provinciale alla sanità e politiche sociali, Martha Stocker, assieme all’assessore provinciale ai lavori pubblici e edilizia abitativa Christian Tommasini, hanno colto l’occasione per organizzare una conferenza stampa congiunta al fine di sensibilizzare sul tema dell’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici pubblici prendendo spunto dall’edificio del Consiglio provinciale a Bolzano, fornendo suggerimenti sugli aspetti da prendere in considerazione per consentire l’accesso senza barriere a tutte le persone alle strutture pubbliche.

«Tutti gli uomini hanno diritto di accedere senza ostacoli agli edifici pubblici, dove servirsi dei servizi e delle prestazioni offerte, e questo a prescindere dal loro stato fisico – ha detto Stocker – si tratta di una questione di diritto e di giustizia. Il grado di umanità di una società si misura all’atteggiamento rivolto alle persone disabili».

La Giunta provinciale il 30 settembre scorso, ha approvato un piano d’intervento che prevede lavori e adeguamenti per l’eliminazione e il superamento delle barriere architettoniche, con interventi più o meno importanti, in 160 edifici di proprietà della Provincia (sedi di uffici, distretti socio-sanitari, stazioni forestali, scuole). Per Tommasini, «i lavori previsti saranno realizzati dal Dipartimento lavori pubblici prevedibilmente nell’arco di cinque anni, 2015-2019, per un investimento totale di 15,75 milioni di Euro, messi a disposizione da parte dello stesso Dipartimento. Si tratta di soldi ben investiti per due ragioni: da un lato si garantisce a tutti i cittadini l’accessibilità degli edifici pubblici, e, dall’altro, gli investimenti indirettamente hanno un ritorno economico in favore del comparto edilizio altoatesino. Ci impegneremo al massimo nel garantire le risorse per proseguire i lavori».

In totale gli edifici di proprietà provinciale censiti sono 325, scremando quelli con licenza d’uso a norma, ne restavano 253. A fronte di 93 edifici a norma ne risultavano 160 da sbarrierare sparsi su tutto il territorio provinciale. Gli interventi più frequenti per l’adeguamento interessano gli accessi, i bagni e gli ascensori. Fra gli edifici da adeguare, pur con interventi minimi, a Bolzano vi sono tra gli altri, accanto al palazzo del Consiglio provinciale, del quale si è preso visione oggi, i palazzi della Provincia in via Andreas Hofer 18 (sede degli uffici del Dipartimento scuola e cultura tedeca) ed il palazzo che ospita gli uffici del Dipartimento agricoltura e foreste in via Brennero 6. Sempre a Bolzano, fra gli esempi positivi di edifici provinciali privi di barriere architettoniche, la palazzina del Liceo classico G.Carducci, in via Manci 6.   

Enzo Dellantonio, presidente della Cooperativa sociale Indipendent L in rappresentanza della Federazione per il Sociale e la Sanità, e Nikolaus Fischnaller del Centro Ciechi hanno dato una dimostrazione pratica delle loro esperienze personali con le barriere architettoniche accedendo al palazzo del Consiglio provinciale. Dellantonio ha tenuto a precisare che gli interventi di sbarrieramento non sono a vantaggio esclusivo della categoria disabili, ma di tutta la popolazione. Fischnaller da parte sua ha fatto presente che a volte interventi che vanno bene ai disabili in carrozzella, creano invece difficoltà per gli ipo e non vedenti.