Auto, a NordEst il parco circolante più giovane in Trentino Alto Adige, quello più vecchio in Emilia Romagna

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autoparco-ilnordestquotidianoL’Osservatorio Autopromotec ha elaborato i dati Aci: oltre un terzo del parco circolante italiano sono inquinanti (Euro 0, 1, e 2) e meno sicure rispetto ai modelli più recenti

Sono 11,6 milioni le auto che circolano in Italia (il 31,4% sul totale) Euro 0, Euro 1 ed Euro 2, ovvero decisamente inquinanti. Si tratta di auto immatricolate prima del 2001. Lo rileva uno studio dell’Osservatorio Autopromotec su dati Aci, per il quale circa un terzo del parco circolante italiano ha quindi più di 13 anni ed è composto da autovetture che hanno livelli di sicurezza e di inquinamento molto lontani dai modelli di più recente produzione.

La ricerca Autopromotec riporta anche i dati per le singole regioni italiane. Il quadro che ne deriva è quello di un paese diviso in due anche per quanto riguarda l’anzianità del parco auto circolante. La Campania la regione con la percentuale più alta di auto Euro 0, Euro 1 ed Euro 2 (46,1%). Al secondo posto della classifica delle auto più vecchie c’è la Calabria dove il 44% delle vetture ha più di 13 anni, mentre al terzo posto è la Basilicata (43,2%). In fondo alla classifica, invece, dove troviamo le regioni con il parco auto più giovane, sono la Valle D’Aosta e il Trentino Alto Adige. In entrambe queste regioni, però, negli anni passati erano in vigore delle condizioni particolarmente vantaggiose per l’immatricolazione di nuovi veicoli che hanno determinato una distorsione dei dati.

Al terzultimo posto troviamo la Toscana dove solo il 23,1% del parco circolante ha più di 13 anni. In Italia – sottolinea l’Osservatorio Autopromotec – quasi una vettura su tre è altamente inquinante e poco sicura. Per garantire livelli di sicurezza adeguati e ridurre il più possibile le emissioni inquinanti, diventa secondo l’Osservatorio, «indispensabile provvedere ad una corretta manutenzione delle autovetture che deve essere sempre eseguita da professionisti specializzati». Un contributo di rilievo può venire dal sistema delle revisioni obbligatorie, che, se eseguite correttamente, hanno un effetto positivo sia sulle emissioni che sulla sicurezza.