2015, s’avvicina una grandinata di tasse tra aumenti, eliminazione di deduzioni e clausole di salvaguardia

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Giuseppe bortolussi porta a porta ImagoeconomicaIl governo Renzi, subito dopo la chiusura delle urne, s’appresta a varare provvedimenti che aumenteranno il carico fiscale su casa, carburanti e redditi

La primavera, appena le urne elettoriali per ilrinnovo delle amministrazioni locali saranno chiuse, s’appresta a portare ai cittadini delbelpaese una grandinata di tasse. Il governo Renzi s’appresta infatti a rivedere le attuali deduzioni per raggrannellare qualche miliardo di euro di nuovo gettito (in predicato il taglio delle detrazioni delle spese sanitarie, di quelle funebri, di quelle per l’assistenza domicilare), incrementare le accise sui carburanti per coprire i mancati tagli della spesa pubblica e il minor gettito fiscale derivante dalla perdurante crisi economica.

A questi s’aggiungono i balzelli gravanti sugli immobili che molti comuni nel corso del 2015 rivedranno al rialzo per coprire gli ulteriori tagli ai trasferimenti imposti dal governo Renzi alle amministrazioni locali.

Quanto alla tassazione sugli immobili, secondo l’analisi condotta dalla Cgia di Mestre la tendenza appare abbastanza chiara: i comuni, anche per l’anno in corso, hanno deciso di aumentare il peso fiscale dell’Imu e della Tasi. Fino ad ora, sono poco più di una dozzina le amministrazioni comunali capoluogo di provincia che hanno deliberato le aliquote/detrazioni dell’Imu e della Tasi per il 2015. Di queste, oltre la metà dei sindaci che hanno già deliberato – come quello di Arezzo, di Bologna, di Livorno, di Modena, di Potenza, di Rimini e di Treviso – ha deciso di aumentare il peso delle tasse sugli immobili. Spesso si tratta di ritocchi che interessano un numero di contribuenti relativamente modesto: tuttavia, il trend è orientato verso un appesantimento del carico fiscale sugli immobili.

I primi cittadini di Aosta, di Carbonia, di Pesaro e di Rovigo, invece, hanno confermato la stessa situazione  del 2014. Gli unici comuni che, infine, hanno disposto di alleggerire  il carico fiscale sui propri concittadini sono stati quelli di Enna e di Mantova. 

Con l’approssimarsi del termine del 31 maggio, entro il quale i comuni dovranno approvare il bilancio di previsione 2015, il numero delle delibere relative alle aliquote Imu e Tasi da applicare nel 2015 è destinato ad aumentare.

«A fronte di 1,5 miliardi di euro di mancati trasferimenti previsti per quest’anno – dichiara Giuseppe Bortolussi segretario della Cgia – per assicurare i medesimi livelli dei servizi ai propri concittadini, la maggioranza dei sindaci sottoposti a questa analisi ha deciso di ritoccare all’insù le aliquote o di ridurre le detrazioni dell’Imu e/o della Tasi. E a rendere ancor più delicata la situazione segnalo che nel 2015 i comuni non disporranno di 625 milioni di euro. Risorse stanziate a favore delle amministrazioni comunali solo per il 2014 che, nelle iniziali intenzioni del legislatore, dovevano servire a ridurre il peso della Tasi sulla “Prima casa”. Tra i tagli e il venir meno di queste preziose risorse, che nel 2014 sono servite ad abbattere il peso della Tasi sulla “Prima casa”, per l’anno in corso mancheranno nelle casse dei comuni oltre 2,1 miliardi di euro che, in parte, saranno coperti dai cittadini attraverso un inasprimento della tassazione sugli immobili». Non solo: secondo Bortolussi «con la legge di Stabilità 2015 è stata scongiurata la possibilità, solo per l’anno in corso, di consentire ai sindaci di aumentare l’aliquota della Tasi sulla prima casa fino al 6 per mille. Un pericolo, però, che rischiamo di subire l’anno prossimo. Infatti, se dal 2016 non verrà applicata la “Local tax”, la situazione si ripresenterà nuovamente».


Comuni: le decisioni prese nel 2015 in materia di IMU e TASI

Comuni

capoluogo di Provincia

IMU – TASI
2015 rispetto 2014
Aosta   UGUALE
Arezzo   AUMENTO
Bologna   AUMENTO
Carbonia   UGUALE
Enna   RIDUCE
Livorno   AUMENTO
Mantova   RIDUCE
Modena   AUMENTO
Pesaro   UGUALE
Potenza   AUMENTO
Rimini   AUMENTO
Rovigo   UGUALE
Treviso   AUMENTO

Elaborazione Ufficio Studi CGIA

Comuni: le decisioni prese nel 2015 in materia di IMU e TASI

Elaborazione Ufficio Studi CGIA

Note Si sono analizzate le delibere dei Comuni capoluogo di provincia relative all’approvazione delle aliquote IMU – TASI anno 2015 pubblicate sul sito del Dipartimento delle Finanze alla data del 24 aprile 2015. Di seguito si riportano eventuali precisazioni di quanto sintetizzato nella Tabella riepilogativa

Arezzo: L’aumento dell’aliquota IMU al 10,6‰ riguarda le abitazioni (escluse quelle di categoria A1 A8 A9) e relative pertinenze che non costituiscono abitazione principale, non sono locate a canone concordato (art 2 comma 3 L 431/1998) o non sono concesse in comodato gratuito a parente maggiorenne di primo grado in linea retta. In pratica l’aumento interessa tutte quelle che non si trovano in una delle citate tre situazioni, oltre che gli uffici e studi privati.

Bologna: L’aumento dell’aliquota IMU al 10,6‰ riguarda:

abitazioni e relative pertinenze concesse in uso gratuito a parenti e affini di 1° in linea retta che la utilizzino come abitazione principale a condizione che il soggetto passivo non sia titolare del diritto di proprietà o di un altro diritto reale sull’immobile destinato a propria abitazione principale e che non goda già delle medesima agevolazione relativamente alla propria abitazione principale.

Unità immobiliari e relative pertinenze interamente locate a canone concordato a persone fisiche che la utilizzano come abitazione principale, studenti universitari e lavoratori non residenti nel comune di Bologna o in comuni confinanti che studino o lavorino a Bologna o in uno dei comuni confinanti.

Livorno La medesima delibera che prevede l’aumento dell’aliquota ordinaria dal 9,6‰ al 10,6‰, dispone anche la riduzione dell’aliquota per le abitazioni principali di tipo A1 A8 A9 dal 3,5 al 2,5. Il comune è stato annoverato tra quelli che sono stati costretti ad aumentare la tassazione in quanto si stima che il numero di immobili interessati dalla minore aliquota sia marginale rispetto a quelli che invece subiranno un inasprimento del prelievo.

Mantova Si riduce dal 9,6‰ al 9‰ l’aliquota IMU per le unità immobiliari e loro pertinenze, locate a titolo di abitazione principale alle condizioni definite dall’accordo territoriale del Comune di Mantova (art 2 comma 3 L 431/1998). Per il 2015 Diminuisce dal 2,4‰ al 2,2‰ aliquota TASI per le abitazioni principali (escluse A1 A8 A9) e si introduce una detrazione di 25€ per ogni figlio di età non superiore a 26 anni ivi dimorante; Si è deliberata l’aliquota TASI pari a 0‰ per le abitazioni e relative pertinenze concesse in uso gratuito a parenti in linea retta di primo grado che vi dimorano abitualmente e che vi hanno la residenza anagrafica; Parimenti è stata stabilita l’aliquota 0‰ per le abitazioni e loro pertinenze concessi in locazione con contratto registrato, ad eccezione delle unità destinate ad alloggi sociali. Infine, si è introdotta una detrazione di 200€ con la quale ridurre il debito TASI dovuto dal locatario delle abitazioni destinate ad alloggio sociale.

Modena Aumenta l’aliquota IMU dal 9‰ al 9,2‰ per le abitazioni e relative pertinenze occupate da parente di 1° in linea retta del proprietario a condizione che il parente maggiorenne abbia ivi la residenza e non sia titolare di diritti reali su alloggi nel comune di Modena; Aumenta l’aliquota IMU dal 5,2‰ al 5,6‰ per le abitazioni e relative pertinenze concesse in locazione a canone concordato (art 2 comma 3 L. 431/1998) e per le abitazioni e relative pertinenze concesse in locazione a canone concordato (art 5 comma 2 L 431/1998) per almeno 12 mesi a studenti fuori sede. Si prevede una aliquota di maggior favore pari al 4,6‰, rispetto quella vigente nel 2014 solo nel caso in cui il canone concordato sia al valore minimo delle sub-fasce di oscillazione o, al di sotto, in caso di particolari convalidate condizioni sociale disagiate del conduttore. Aumenta l’aliquota TASI dal 3,1‰ al 3,3‰ per le abitazioni principali (escluse A1 A8 A9); Si introduce l’aliquota ordinaria TASI pari allo 0,8‰ (era zero nel 2014).

Potenza La delibera del Comune di Potenza, con la quale sono state fissate le aliquote IMU e TASI per il 2015, si deve considerare provvisoria, in quanto non recepisce le modifiche normative introdotte successivamente (alla sua approvazione) dalla Legge di Stabilità 2015. La manovra di Bilancio, ha infatti prorogato al 2015 le medesima regole vigenti nel 2014 riguardo alla determinazione delle aliquote IMU e TASI. Tuttavia, si ritiene significativo il fatto che nella citata delibera tutte le aliquote siano al livello massimo consentito dalla legislazione vigente nel momento in cui la stessa delibera è stata adottata.

Rimini Il comune mantiene inalterate aliquote e detrazioni IMU e TASI. Tuttavia, per fare fronte ai tagli del Governo centrale si è visto costretto a rivedere le aliquote agevolate, riducendole IMU. Riguardo alla TASI, nel confermare le aliquote e detrazioni vigenti per il 2014, estende le agevolazioni TASI elevando i limiti di reddito dei soggetti in situazione di disagio sociale ed economico.

Treviso Nel comune di Treviso, oltre agli aumenti di imposizione indicati nella tabella si sono previste due nuove agevolazioni per le fasce sociali più deboli:

esenzione dalla TASI per le abitazioni di proprietà (o usufrutto) di anziani o disabili che acquisiscano la residenza in istituti a seguito di ricovero permanente, a condizione che non risulti locata;

si applica la medesima aliquota (1,6‰) e detrazione (150€) TASI dell’abitazione principale agli alloggi sociali e loro pertinenze di proprietà dell’ATER regolarmente assegnati in locazione.

ALCUNI APPUNTI SU IMU E TASI

L’Imu e la Tasi si versano in due rate. La prima entro il 16 giugno; la seconda entro il 16 dicembre. La prima rata corrisponde alla metà dell’imposta calcolata applicando le aliquote (ed eventuali detrazioni) vigenti l’anno precedente. Con la rata di dicembre si effettua il conguaglio. Si calcolano le imposte di competenza sulla base delle aliquote ed eventuali detrazioni di competenza dell’anno che si va a chiudere.

Aliquote IMU

Descrizione Aliquote
(per mille)
possibile variazione
(con delibera comunale)
Aliquote
minima massima
aliquota base 7,6 in più o in meno di 3 punti 4,6 10,6
abitazione principale 4 in più o in meno di 2 punti 2 6
fabbricati rurali uso strumentale attività agricola 2 riduzione sino al 1 per mille 1 2
immobili strumentali delle imprese 7,6 riduzione sino al 4 per mille 4 10,6
immobili locati 7,6 riduzione sino al 4 per mille 4 10,6

Nota Abitazioni principali: Dal 2013 non è più dovuta l’IMU sulle abitazioni principali, con la sola eccezione di quelle classificate nelle categoria catastali A1 (abitazione di tipo signorile), A8 (abitazione in ville), A9 (Castelli, palazzi di eminente pregio artistico e storico). Nella determinazione dell’imposta continua ad applicarsi la detrazione base di 200€.

Aliquote TASI

L’aliquota base delle TASI è pari al 1‰. Il Comune può ridurre l’aliquota sino ad azzerarla.

Il Comune può aumentare l’aliquota TASI nel rispetto del seguente vincolo:

L’aliquota massima complessiva IMU + TASI non può superare i limiti fissati per la sola IMU relativamente alla particolare tipologia di immobili.

Quindi, a regime l’aliquota massima IMU + TASI non può superare i 6‰ per le abitazioni principali, e il 10,6‰ per le altre tipologie di immobili.

Per i soli anni 2014 e 2015, le due precedenti regole vengono leggermente modificata prevedendo che:

l’aliquota massima della TASI non può superare il 2,5‰

la somma delle aliquote TASI e IMU per ciascuna tipologia di immobili non può superare di 0,8‰ i limiti precedenti, a condizione che il gettito ricavato in eccesso (quello corrispondente alla maggiorazione 0,8‰) venga utilizzato per finanziare detrazioni o altre misure per ridurre la pressione della TASI sulle abitazioni principali.

Aliquote TASI anni 2014 e 2015

Descrizione Aliquota base
(per mille)
Aliquota minima
(per mille)
Aliquote
max max
Abitazione principale 1 il comune può azzerare l’aliquota 2,5 3,3
Altri immobili 1 il comune può azzerare l’aliquota 10,6 11,4

Note

Si deve rispettare il limite in base al quale la somma delle aliquote IMU + TASI non può superare il limite massimo individuato dalla normativa IMU per la singola tipologia di immobili (10,6‰ per gli altri immobili). Se si deliberano le aliquote TASI del 3,3‰ per l’abitazione principale o 11,4‰ per gli altri immobili, gettito relativo alla maggiorazione deve finanziare detrazioni o altre agevolazioni TASI a favore dell’abitazione principale.

Mestre 25 aprile 2015