Emilia Romagna, cala fatturato piccole imprese II semestre 2014

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grafico in crescita donna disegnoPubblicati i dati dell’Osservatorio “TrendER”: la crisi sta rallentando

Nel secondo semestre del 2014 il fatturato complessivo delle piccole imprese dell’Emilia-Romagna ha continuato a calare, ma a ritmo decrescente: -8,6% nel primo semestre e -7,7% nel secondo. Bene invece l’export, aumentato del 26,1%. Sono i dati di TrendER, l’osservatorio regionale realizzato da Cna Emilia-Romagna e Federazione delle Banche di credito cooperativo, secondo cui la ripresa in regione è ancora lontana, ma la crisi sta rallentando.

Le imprese emiliano-romagnole con meno di 20 dipendenti stanno ancora soffrendo, ma i primi dati positivi cominciano ad emergere: «sono dati negativi in generale – ha detto Paolo Govoni, presidente Cna Emilia-Romagna – ma ci sono dei segnali in controtendenza: c’è infatti una frenata della recessione e del calo del fatturato. La luce in fondo al tunnel promessa da troppi anni sembra si stia vedendo. Le imprese hanno ancora bisogno di aiuto, dopo la crisi del 2008 e dopo le calamità naturali che hanno colpito il territorio. C’è comunque una forte reazione del sistema imprenditoriale».

L’analisi per trimestre mostra un alleggerimento della crisi tra il terzo e il quarto trimestre del 2014 per il fatturato: si passa da una diminuzione tendenziale del -12,2% nel terzo trimestre ad una del -3,8% nel quarto. Anche le prime indicazioni sul primo trimestre 2015 confermano questa tendenza. In particolare tra le manifatture, solo per gli alimentari si registra una tenuta del fatturato (-0,3%); la meccanica registra la caduta più decisa (-11,3%), seguita dal sistema moda (-9,1%) e dal legno mobile (-6,9%). Nell’ambito dei servizi, le costruzione segnano un -6,7%, migliore però dei dati 2013 (-10%); stesso dato negativo anche per i trasporti.

Per le province le dinamiche del fatturato di fine 2014 vedono Rimini (+6,2%) e Modena (+4%) ai primi posti, uniche con il segno più soprattutto grazie al settore delle costruzioni. Ultima tra le province è Bologna che registra un -15,2%. Piacenza è a -12,7%, Reggio Emilia a -14,1%, Ravenna a -9,8%, Ferrara a -8,3%, Forlì-Cesena a -7,7 e Parma cala del 4,3%. «Dopo 13 trimestri negativi, il 2015 è iniziato col segno più – ha spiegato Marco Ricci, responsabile della sede Istat dell’Emilia-Romagna – e c’è un miglioramento anche nel clima delle imprese. Individuiamo quindi degli aspetti che lasciano intravedere dei segni di ripresa e positivi, anche se circoscritti e timidi».