Emilia Romagna: costruzioni, arriva la ripresa?

0
1077
casa palazzo in costruzione cemento armato
Secondo i dati congiunturali la ripresa parrebbe in arrivo. Cresce la richiesta di mutui da parte delle famiglie

 

casa palazzo in costruzione cemento armatoNel I trimestre 2015 il volume d’affari del comparto immobiliare dell’Emilia Romagna sale del 2,1%. La svolta riguarda le piccole e medie imprese. Ancora negativo l’andamento per quelle oltre i 50 addetti. Gli effetti della crisi si sentono ancora: in un anno scompaiono 1.688 imprese, gran parte ditte individuali, crescono solo società di capitali. Un settore a lungo in sofferenza, il più penalizzato da una crisi infinita pare poter rivedere qualche barlume di luce. L’ultimo dato positivo risaliva al quarto trimestre 2012. Queste indicazioni emergono dall’indagine sulla congiuntura delle costruzioni realizzata in collaborazione tra Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna.

Oltre il 40% delle imprese rileva un volume d’affari in aumento rispetto allo stesso trimestre dello scorso anno. Un dato che trova confronto solo nel quarto trimestre del 2006. La svolta in positivo riguarda le piccole (+2,5%) e le medie (+3,4%) imprese, mentre la tendenza resta negativa per quelle grandi (-1,5%).

Le ore autorizzate di cassa integrazione sono state circa 2 milioni e 307 mila, con una riduzione del 21,5 per cento rispetto all’analogo periodo del 2014. Gli effetti della crisi si sentono tuttavia ancora. A fine marzo le imprese attive nelle costruzioni erano 68.773, quindi 1.688 in meno in un anno (-2,4%). La riduzione è più ampia tra quelle operanti nei lavori di costruzione specializzati (-909 unità, -1,8%), ma molto più rapida per le attive nella costruzione di edifici (-4,1%, -760 unità).

La diminuzione è determinata dalle ditte individuali (-2,8%, 1.366 unità) e dalle società di persone (-4,0%), che risentono negativamente dell’attrazione della normativa delle società a responsabilità limitata. È elevata anche la flessione per i consorzi e le cooperative (-4,1%). Solo le società di capitali mantengono la loro consistenza (+0,5%).

Secondo il “Baromento Crif” della domanda di credito da parte delle famiglie, in Emilia-Romagna il numero di domande di mutuo inoltrate dalle famiglie agli istituti di credito nel primo semestre 2015 ha visto una crescita del +53,9%, seppure ad un ritmo inferiore rispetto alla media nazionale (che ha fatto segnare un +58,7%). La provincia che ha fatto segnare l’incremento più sostenuto in regione è stata Ravenna, con un +90,5%, seguita a distanza da Piacenza e Forlì-Cesena, rispettivamente con +69,4% e +65,1%. Bologna invece ha fatto registrare un aumento pari a +61,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Anche per quanto riguarda l’importo medio richiesto, la prima metà dell’anno in corso ha fatto segnare in Emilia-Romagna un incremento consistente, in controtendenza rispetto alla contrazione registrata a livello nazionale (-1,2%), che ha portato il valore richiesto ad attestarsi a 124.259 euro. Relativamente agli importi medi richiesti, è invece la provincia di Rimini a guidare la classifica regionale, con 135.369 euro, seguita a breve distanza da Bologna, con 133.671 euro. Il valore medio più contenuto, al contrario, è stato quello rilevato nella provincia di Ferrara, con 108.673 euro.

Per quanto riguarda il numero di richieste di prestiti finalizzati all’acquisto di beni/servizi (quali auto e moto, arredo, elettronica ed elettrodomestici, ma anche viaggi, spese mediche, palestre ecc.), l’Emilia-Romagna ha fatto segnare una crescita nel primo semestre 2015 pari al +21,1%, superiore alla variazione rilevata a livello nazionale (+11,4%). Modena guida il ranking regionale con una crescita del +29,6%, seguita da Reggio Emilia (+26,5%). Bologna e Rimini sono, al contrario, le province che hanno fatto segnare la crescita più contenuta in regione, rispettivamente +16,7% e +15,5%. In termini di importo richiesto, la media per i prestiti finalizzati richiesti in regione è stata pari a 5.535 euro, con tutte le province che hanno fatto registrare una crescita significativa rispetto al precedente periodo di osservazione. Ferrara è stata la provincia ad aver fatto rilevare il valore più consistente, con 6.040 euro, mentre a Bologna si è fermato a 5.398 euro. Anche per la forma tecnica dei prestiti personali, nel primo semestre 2015 l’Emilia-Romagna ha fatto registrare un incremento nel numero di richieste rilevate, pari al +7,7%. In Regione, Rimini è risultata la provincia con la crescita più elevata, +14,4% rispetto ai primi sei mesi 2014, seguita a breve distanza da Piacenza (+13,9%) e Parma (+12,7%). In ultima posizione Ferrara, con un aumento del +3,1%. Infine, per quanto riguarda l’importo medio richiesto, con 11.426 euro Bologna si è posizionata al primo posto in Emilia-Romagna, valore superiore alla media sia regionale che nazionale. All’estremo opposto Piacenza con 10.066 euro, nonostante una crescita consistente rispetto al pari periodo dello scorso anno.