Emilia Romagna, inizia il nuovo anno scolastico

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primo giorno di scuola
Alla campanella attesi circa 545.000 alunni, in crescita dell’1% rispetto al 2014

 

primo giorno di scuolaSaranno poco meno di 545.000 in Emilia-Romagna, con un aumento dell’1% rispetto al 2014, gli studenti che nell’anno scolastico 2015-2016 verranno accolti nei 545 istituti attivi su tutto il territorio regionale (un rapporto di quasi mille alunni per struttura). Sale anche il numero degli scolari con disabilità, che passano da 14.662 ad oltre 15.000, con una crescita del 4%. Sono i dati sulla popolazione scolastica e sulle risorse umane dell’Emilia-Romagna presentati dall’Ufficio scolastico regionale a pochi giorni dall’inizio del nuovo anno. 

In «aumento costante», ha spiegato il direttore generale dell’Usr, Stefano Versari, «gli studenti stranieri, che salgono dai 75.000 del 2014 agli 87.000 dell’anno in corso (dati aggiornati al 30 giugno), compresi quelli nati in Italia che non hanno ancora la cittadinanza». Rimanendo sul tema, sono 2.595 in regione le classi costituite da un numero di studenti con cittadinanza non italiana superiore al 30%, le cosiddette “classi in deroga”. Di queste, il 21,3% è concentrato nella provincia di Piacenza. Riguardo al personale docente, l’immissione in ruolo ha interessato 3.757 insegnanti, tra posto comune e sostegno. A completamento delle procedure di reclutamento, comprese quelle della “Fase C”, le nomine saranno 7.881. Complessivamente, i posti conferiti saranno 48.399.

Quanto alle iscrizioni alle prime classi delle scuole secondarie di secondo grado, si conferma in Emilia-Romagna la preferenza del 57% degli alunni per gli istituti tecnici-professionali (34% i primi e 23% i secondi), mentre il 43% ha optato per i licei (in vetta lo scientifico, con il 42,8% di preferenze). Alla guida delle 545 scuole ci saranno 371 dirigenti (nel 2014 erano 405), 174 dei quali saranno impegnati nella reggenza di un altro istituto (soprattutto nelle province di Modena e Ravenna). Altri 27 incarichi verranno assegnati in regione tra settembre e ottobre. «Il nostro – ha commentato Versari – è un messaggio di positività, di un clima sereno dopo un periodo estivo “caldo” e a tratti convulso per i numerosi adempimenti amministrativi connessi all’assunzione in ruolo di migliaia di docenti del piano straordinario».