Fondazione Arena, il bilancio del Festival lirico 2015

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Arena di Verona di notte FotoEnnevi
Le 54 serate di spettacolo hanno portato al botteghino oltre 23 milioni di euro e 400.000 spettatori

 

Arena di Verona di notte FotoEnneviIl Festival lirico all’Arena di Verona per l’edizione 2015 ha voluto proporre i suoi grandi classici immortali, portando in scena per tutta l’estate lo spettacolo dell’Opera nella spettacolare cornice dell’anfiteatro veronese. Una scelta che ha tenuto conto anche della presenza dell’Esposizione Universale a Milano ed ha permesso al Festival 2015 di registrare un totale presenze di oltre 408.000 spettatori, incrementando l’affluenza dello scorso anno, dato che conferma il gradimento della programmazione da parte del suo pubblico internazionale ed il riconoscimento dell’alto valore artistico dell’offerta culturale proposta. I dati delle 54 serate dell’Arena Opera Festival 2015, con l’aggiunta della serata di balletto al Teatro Romano, hanno quindi registrato un buon risultato anche in termini di incasso totale, pari a 23.337.620,00 euro.

Il 19 giugno il Festival ha inaugurato con un grande capolavoro di Giuseppe Verdi, Nabucco, presentato nella monumentale messa in scena di Gianfranco de Bosio, per poi concludere le 54 serate in programma, lo scorso 6 settembre, come da tradizione con l’Aida, sempre di Verdi, proposto quest’anno nel maestoso allestimento di Franco Zeffirelli. Se Nabucco ha riscosso un grande successo, con l’anfiteatro gremito la sera della “prima” e una presenza media di 7.258 persone alle 14 recite, per un totale di 101.614 spettatori, Aida riconferma il suo primato di opera “regina” del Festival areniano, registrando una media di 7.887 presenze, per un totale di 141.973 spettatori in 18 recite e con un tutto esaurito nella serata del 25 luglio 2015.

Molto amati gli allestimenti proposti nella messa in scena ideata da Hugo de Ana, quali Tosca di Giacomo Puccini, che ha registrato un’affluenza di 40.663 spettatori nelle sei serate in programma, attestando una media di 6.777 spettatori a recita, e soprattutto Il Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini, che ha visto una media di 8.916 spettatori per 5 rappresentazioni, e quindi 44.579 spettatori in totale; segue Roméo et Juliette di Charles Gounod con la regia di Francesco Micheli, che ha visto nelle sue tre serate un totale di 19.887 spettatori con una media di 6.629 presenze a recita, mentre Don Giovanni di Wolfgang Amadeus Mozart, in scena nell’allestimento di Franco Zeffirelli, ha chiuso con 30.825 spettatori e una media di 6.165 spettatori alle sue cinque recite.

Hanno arricchito la programmazione anche 3 serate d’eccezione che hanno riscosso un grande successo: il 22 luglio, l’appuntamento dedicato alla grande danza con Roberto Bolle and Friends, serata pressoché esaurita con oltre 12.000 spettatori; il 24 luglio l’Arena ha reso omaggio al capolavoro più celebre di Georges Bizet con Carmen Gala Concert, che ha accolto più di 6.500 spettatori entusiasti; mentre il 25 agosto si è replicato per il secondo anno consecutivo il successo dei Carmina Burana di Carl Orff che ha richiamato in Arena quasi 9.000 persone.

Si segnalano, poi, risultati positivi anche per la serata evento del 14 agosto dedicata alla danza, Gala di Mezza Estate, che ha presentato al Teatro Romano di Verona due capolavori del balletto, quali L’uccello di fuoco e La sagra della primavera, ad un pubblico di oltre 1.000 persone che hanno calorosamente applaudito il Corpo di ballo areniano e il suo Direttore e coreografo Renato Zanella.

Relativamente ai canali di vendita si conferma l’andamento che già da diversi anni dimostra come gli spettatori prediligano sempre di più l’acquisto online rispetto ai canali più tradizionali, soprattutto le agenzie. Il 37,07% degli spettatori del Festival 2015 ha infatti acquistato tramite Internet, mentre il 22,38% si è recato presso la Biglietteria, il 35,02% si è rivolto ad Agenzie convenzionate o ai punti vendita ufficiali, il 4,38 % ha scelto il Call center e l’1,15 % ha acquistato presso gli sportelli bancari. La percentuale relativa alla nazionalità di chi ha acquistato biglietti tramite il sito Internet – circa 114.600 – mostra nelle prime posizioni l’Italia con il 37%, la Germania con il 19% e la Gran Bretagna con il 13%, seguono Paesi Bassi e Stati Uniti con circa il 5%. 

I dati sono letti in chiaroscuro dal president edella Fondazione Arena di Verona e sindaco della città scaligera, Flavio Tosi: «c’è una debolezza di fondo del sistema: se un privato gestisse l’Arena ci guadagnerebbe, il fatto che ci siano dei meccanismi pubblici anche un po’ obsoleti e arcaici penalizza la possibilità di intervenire. L’Expo ha portato qualche presenza su Milano e nulla fuori». Secondo Tosi bisogna guardare la stagione complessiva «e il beneficio che porta alla città, quindi la lirica unita all’extralirica. In 54 serate non è facile far numeri perché abbiamo il più grande teatro al mondo ed è complicato paragonarci con altri. La scelta di fondo – ha aggiunto Tosi – resta di dover diversificare, di dover cominciare a gestire in proprio certe serate di extralirica per avere margini non solo sull’opera. E dovremmo agire anche sul marketing, il modo di fare comunicazione è cambiato radicalmente». 

Tosi ha ricordato che la città ha fatto un grande sforzo attraverso Agsm, la multiutility municipale, che erogherà due milioni e mezzo all’anno per tre anni, e con le altre grandi istituzioni finanziarie «che danno una mano a traghettare questo periodo difficile. Però – ha concluso – anche la Fondazione deve riuscire a spendere meno, e programmare gli spettacoli su una base più manageriale, considerando che si deve andare in questa direzione».arena verona presentazione bilancio stagione 2015 Gavazzeni Girondini Tosi CdI FotoFAV