Inaugurata la XXXIII edizione di Cersaie, il salone internazionale delle ceramiche di Bologna

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inaugurazione cersaie 2015
Presenti 900 aziende provenienti da 38 paesi del mondo per un pubblico atteso di oltre centomila visitatori. Export dai distretti Emilia Romagna per oltre 1,8 miliardi di euro, con un aumento del 6,6%

 

inaugurazione cersaie 2015Al via, alla Fiera di Bologna, la XXXIII edizione di Cersaie, manifestazione ai vertici internazionali dedicata all’industria della ceramica e dell’arredo-bagno. Appuntamento inaugurale il convegno “Infrastrutture per la crescita” cui hanno preso parte – dopo il rituale taglio del nastro – il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, il presidente della Regione Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, quello di Confindustria, Giorgio Squinzi e il numero uno di Confindustria Ceramica, Vittorio Borelli. 

«A Cersaie – ha osservato il presidente di BolognaFiere, Duccio Campagnoli – c’è l’eccellenza dell’Italia che funziona» e che punta a agganciare la ripresa dell’economia con un occhio rivolto, in particolare, al tema delle infrastrutture in Emilia-Romagna, territorio che è il cuore del sistema ceramico nazionale. 

Alla luce dei dati Istat sull’atteggiamento dei privati a settembre «in questo clima di fiducia – ha osservato Vittorio Borelli – vero ostacolo allo sviluppo è l’eccessiva burocrazia: la riforma della pubblica amministrazione doni all’Italia una situazione adatta a un Paese moderno». Sistema infrastrutturale, dei trasporti e della viabilità, compresi. Al riguardo e, nel dettaglio per quanto concerne la questione della bretella Campogalliano-Sassuolo, attesa da tempo dagli industriali del comparto e al centro del distretto della ceramica emiliana, «siamo arrivati alla fine – ha puntualizzato il presidente emiliano-romagnolo, Bonaccini -: se non apriremo i cantieri entro questa legislatura, sarà per noi un enorme fallimento». Anche perché, ha puntualizzato Squinzi, quella per la realizzazione di questo snodo autostradale, è «una battaglia per la modernizzazione: la bretella non prosegue per complicazioni normativo-burocratiche: bisogna semplificarle, sarebbe la madre di tutte le riforme». Punto, sostanzialmente condiviso da Delrio: «sulla bretella, di concerto con la Commissione europea abbiamo individuato la soluzione dell’“in house”, che potrebbe entro fine anno completare tutti gli adempimenti in corso. L’Italia – ha ribadito Delrio – ha enormi potenzialità, con tanti imprenditori che hanno voglia di raccogliere le sfide del futuro: compito della politica è metterli nelle condizioni migliori per fare il proprio lavoro». 

Al Cersaie partecipano oltre 900 aziende provenienti da 38 paesi del mondo per un pubblico atteso di oltre centomila visitatori. Per la fiera bolognese, l’Ice, l’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane ha coordinato la selezione ed il coinvolgimento di 65 giornalisti e 60 architetti esteri di prestigio.

Le piastrelle “Made in Emilia-Romagna” continuano ad arredare le abitazioni in tutto il mondo. Nei primi sei mesi del 2015 le esportazioni di ceramica della regione hanno superato il valore di 1,8 miliardi di euro, con un aumento del 6,6% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il comparto delle piastrelle in Italia si sviluppa quasi esclusivamente lungo la via Emilia, nel tratto che unisce Reggio Emilia a Bologna – passando, ovviamente, per Modena – si concentra quasi il novanta per cento della produzione nazionale, un sesto delle esportazioni mondiali. Sono questi alcuni dati che emergono da un’analisi realizzata dal Centro studi e ricerche di Unioncamere Emilia-Romagna in collaborazione con Bureau Van Dijk, attraverso l’utilizzo della piattaforma Trade Catalyst. 

Una piccola area dell’Emilia che compete contro il colosso cinese, detentore del 40% del commercio mondiale e che ogni anno conquista nuove quote di mercato. Nel 2014 le esportazioni mondiali del settore ceramico hanno sfiorato i 21 miliardi di euro. Quasi il 40% del mercato mondiale è detenuto dalla Cina, l’Italia è il secondo Paese per valore delle esportazioni con una quota di mercato mondiale del 17,5%, di cui il 94% ascrivibile a imprese dell’Emilia-Romagna. Vale a dire che ogni cento euro di prodotti ceramici commercializzati a livello mondiale quasi 17 afferiscono a produzioni “Made in Emilia-Romagna”. Una quota di mercato di grande rilevanza, tuttavia in forte flessione rispetto a soli cinque anni prima, quando la quota dell’Italia era superiore al 22%, solo due punti percentuali inferiore a quella cinese. Se da un lato la concorrenza cinese erode quote di mercato, dall’altro la domanda mondiale di piastrelle e sanitari è in grande espansione, +48% negli ultimi cinque anni, assicurando così buoni risultati anche alle esportazioni italiane.

Al convegno inaugurale “Infrastrutture per la crescita”, il ministro Graziano Delrio ha ricordato che «mercoledì sera andrò in Commissione e speriamo di poter licenziare definitivamente il nuovo codice degli appalti che potrà consentire dei tempi veramente certi delle opere. Sono stato questa settimana a Bruxelles dalla commissaria europea proprio per cercare di definire, finalmente, il tema delle concessioni autostradali “in house”. Penso – ha osservato – che siamo sulla strada giusta. Quanto alla bretella di Sassuolo, in particolare, stiamo lavorando molto intensamente perché crediamo che la soluzione di questo problema sia legata alla soluzione dell’Autobrennero, alla velocizzazione del sistema degli appalti».

Sul fronte delle infrastrutture, settore in cui è cruciale il tema degli appalti, per Delrio «la legalità è un elemento di sviluppo. L’Expo è una delle dimostrazioni in cui mettendo legalità e vigilanza abbiamo recuperato il tempo perduto; il Mose, è una dimostrazione in cui mettendo legalità e vigilanza abbiamo recuperato il tempo perduto. La A3, la finiremo, la Salerno-Reggio Calabria sarà un altro elemento in cui dimostreremo che con legalità e vigilanza si ottiene lo sviluppo».

Sul fronte delle infrastrutture in Emilia-Romagna Delrio ha ribadito che «abbiamo una scaletta di lavoro, un cronoprogramma con il presidente Bonaccini, con l’assessore Donini che hanno veramente lavorato molto bene nella selezione delle priorità. Non abbiamo tempi lunghissimi, visto che stiamo lavorando da mesi su queste cose. Il “Passante Nord” di Bologna, grazie all’istruttoria molto buona che abbiamo fatto, può essere agli ultimi passaggi con gli enti interessati, gli enti locali. Autostrade è pronta a partire: si tratta di definire le ultime questioni sul tracciato. Il “Passante Nord” conta 1,3 miliardi di lavori». Poi ha argomentato ancora Delrio, «abbiamo pubblicato l’altro giorno a Vienna, congiuntamente alle autorità austriache, il bando da 1,4 miliardi di euro per il nuovo pezzo del tunnel del Brennero. Questo territorio non si deve dimenticare che avrà a disposizione il corridoio del Brennero come grande corridoio».