Il 14 gennaio 2016 Delrio firma a Roma gli accordi per la trasformazione in società “in house” di A22 e A4

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Soddisfazione degli azionisti per la definizione del nuovo rapporto che comporta il rinnovo della concessione per trent’anni

 

autostradaIl 14 gennaio 2016 è una data che gli amministratori delle regioni Trentino Alto Adige e Friuli Venezia Giulia hanno cerchiato di rosso sul calendario: quel giorno, il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha convocato gli amministratori locali e titolari delle quote di maggioranza delle autostrade A22 Autobrennero e A4 Autovie Venete a Roma per sottoscrivere gli accordi che porteranno alla trasformazione delle attuali società concessionarie in realtà “in house” possedute interamente dagli enti pubblici e al contestuale rinnovo della concessione per ulteriori trent’anni.

Per Autobrennero il Ministero affida la gestione dell’A22 ad una società “in house” di proprietà interamente pubblica, con una formula che prevede un’ipotesi di concessione trentennale e contestualmente la disponibilità dei 550 milioni di euro del fondo ferrovia, accantonati per il finanziamento del tunnel di base del Brennero e delle relative tratte di accesso. «E’ un’ulteriore e importante passo avanti in direzione del rinnovo della concessione dell’A22 – commentano soddisfatti Ugo Rossi e Arno Kompatscher, presidente e vicepresidente della Regione socio di maggioranza dell’A22 -. Siamo sempre più vicini al raggiungimento di un obiettivo storico per le autonomie di Bolzano e Trento e della Regione, molto atteso e di grande valenza strategica, non solo per i risvolti di tipo economico, ma anche – hanno aggiunto Kompatscher e Rossi – per la possibilità di incidere concretamente sulle politiche di mobilità, in una logica ambientale e di conservazione del territorio che darà il via ad importanti investimenti lungo il corridoio del Brennero». 

Oltre al versamento allo Stato dei 550 milioni di euro raccolti dalla società nel Fondo pro Ferrovia, l’accordo prevede che gli incrementi tariffari siano contenuti ai livelli dell’inflazione programmata e che la futura società affidataria si impegni a versare 1.395 milioni come canone di concessione trentennale, da corrispondere nella misura di 45 milioni all’anno. Sono previsti, inoltre, interventi infrastrutturali per 2 miliardi di euro e lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria per 1.395 milioni.

Per Autovie Venete l’allungamento della concessione consente alla proprietà di finanziare i lavori di potenziamento dell’A4 tra Venezia a Trieste e la realizzazione delle opere di supporto sul territorio.

Da questo contesto rimane ancora fuori il tratto veneto-bresciano di A4, la cui concessione è prossima alla scadenza e del quale non si avvedono ancora all’orizzonte soluzioni per risolvere la questione.