Scuola e turismo: siglato protocollo tra regione Veneto e categorie per formare nuove professionalità e innovare imprese

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Veneto protocollo scuola turismo da sx Marco Michelli Daniela Beltrame Elena Donazzan Giovanni Brunetta Federico Caner Antonello de Medici
Attivati progetti per 2 milioni di euro da fondi UE. Caner: «sostegno concreto alla prima industria della Regione»

 

Veneto protocollo scuola turismo da sx Marco Michelli Daniela Beltrame Elena Donazzan Giovanni Brunetta Federico Caner Antonello de MediciNuovo protocollo d’intesa siglato oggi tra Regione Veneto, Ufficio scolastico regionale e associazioni di categoria del settore turistico per creare nuove figure professionali nel turismo e favorire l’incontro tra l’offerta di competenze e profili professionali da parte del mondo della scuola e della formazione e la domanda da parte delle imprese del sistema.

Con la firma degli assessori alla formazione, Elena Donazzan, e al turismo, Federico Caner, della direttrice dell’ufficio scolastico regionale Daniela Beltrame e dei vertici regionali delle associazioni di categoria (Antonello De Medici per Confturismo, Marco Michielli per Confcommercio e Pier Giovanni Brunetta per Confesercenti), la Regione Veneto mette nero su bianco un’intesa volta a programmare l’offerta scolastico/professionale in sintonia con le esigenze di sviluppo e ammodernamento del settore e un pacchetto di 2 milioni di euro di fondi comunitari per i prossimi bandi rivoti a imprese, associazioni di categoria, istituti tecnici e centri di formazione professionale. 

«Il comparto del turismo è la prima industria del Veneto, con quasi 19.000 imprese e 93.000 addetti nel 2014 – ha sottolineato l’assessore Caner –. Un settore in crescita, che vale ha realizzato lo scorso anno 63,5 milioni di presenze aumentando del 5,5% il numero degli arrivi e che sta creando sviluppo e occupazione. Lo testimonia il trend delle assunzioni, con la stipula nel 2015 di quasi 115.000 contratti, di cui 14.165 a tempo indeterminato, il 45 % in più rispetto all’anno precedente».

«Il turismo è un asse strategico, una infrastruttura portante della nostra economia – rileva l’assessore Donazzan – sul quale fare convergere in sinergia le nostre azioni politiche e la programmazione economica comunitaria. In veneto siamo stati antesignani, promuovendo nel 2011 il tavolo delle sinergie e nel 2912 il primo protocollo scuola-impresa, che ha già dato frutti significativi:  con 3 milioni di euro di fondi comunitari sono stati realizzati 304 percorsi formativi per 2.233 manager, titolari e collaboratori di impresa e 11 percorsi per 217 disoccupati. Al termine dei percorsi formativi/occupazionali, il 53% degli utenti è risultato avere un’occupazione  congrua con la qualifica conseguita». 

Nel dettaglio, il nuovo protocollo siglato tra regione, scuola e imprese attiverà nuovi progetti (a bando) per formare figure professionali in grado di affiancare le imprese e le destinazioni turistiche “nell’innovazione e differenziazione di prodotto”, “ nell’organizzazione e gestione dei prodotti turistici” e nelle “politiche di governance”, in modo da aiutare le imprese ad essere più moderne e competitive e i territori a qualificare e rendere più competitiva la propria offerta turistica. A titolo esemplificativo, la sinergia tra scuola, aziende e categorie economiche potrà aiutare la scuola (e il sistema della formazione professionale) a formare esperti di rete, figure specializzate nella gestione delle reti di imprese o di club di prodotto, esperti di sviluppo di business, comunicatori digitali, “destination manager”.  Tutte figure alle quali sono richieste competenze innovative e trasversali, capaci di coniugare saperi tecnici, capacità manageriali e cultura dell’accoglienza. Il monitoraggio dell’Osservatorio regionale sul mercato del lavoro, in collaborazione con l’Osservatorio regionale sul turismo, valuterà la domanda di lavoro espressa dal sistema turistico veneto, l’efficacia dell’offerta formativa e le potenzialità di inserimento dei nuovi profili, con i relativi esiti occupazionali. 

Per finanziare i nuovi progetti formativi e le collaborazioni tra scuola e imprese, rivolti a studenti, disoccupati e giovani in cerca di prima occupazione, il Veneto fa perno sul cofinanziamento dei fondi statali e comunitari Fse e Fesr, promuovendo nel contempo la partecipazione di enti bilaterali, fondi interprofessionali e singole aziende.