Evoluzione digitale: Italia è sempre più evoluta, ma a due velocità

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Il rapporto “Smart City Index” elaborato da EY mostra un NordEst in corsa verso lo sviluppo

 

banda larga internet terra cavi usbBologna è la città più “smart” d’Italia. È quanto emerge dalla III edizione del rapporto “Smart City Index” presentato all’evento Italia Smart di EY tenutosi a Roma, che ha visto i protagonisti del processo di trasformazione delle città condividere idee e progettualità indirizzate a migliorare la vivibilità e fruibilità delle stesse. 

“Smart City Index”, il rapporto di EY che analizza le 116 città capoluogo italiane utilizzando oltre 470 indicatori, classifica lo sviluppo di reti e infrastrutture intelligenti delle città italiane, misurando la loro capacità di innovare e offrire servizi di qualità ai propri cittadini. Nel rapporto 2016, l’approccio di analisi è stato realizzato con un’impostazione a strati: dalle infrastrutture di rete, ai sensori che rilevano le informazioni, alla piattaforma di concesgna che le elabora, permettendo di erogare applicazioni e servizi a valore aggiunto per i cittadini da parte di soggetti pubblici e privati. 

Diventato un’indispensabile strumento di analisi per la pubblica amministrazione, i risultati del rapporto consentono inoltre alle aziende dei settori maggiormente coinvolti nel processo di trasformazione delle città (IT, Utility e mobilità) di individuare le aree d’intervento più redditive, in cui sviluppare iniziative ad alto potenziale, partendo da un sistema condiviso e comparabile.

Le “Smart City” sono resilienti, attrattive e competitive e rappresentano un volano per l’economia del Paese. Gli indicatori utilizzati da EY per stilare la classifica prendono in considerazione la capacità delle istituzioni di investire in servizi per i cittadini, l’esistenza di infrastrutture capaci di assorbire il cambiamento e l’abilità nel fornire alla comunità delle piattaforme integrate ed efficaci per l’erogazione dei servizi. Tra questi le infrastrutture per la diffusione della banda larga, i servizi digitali (infomobilità, scuola, sanità, turismo, @government), lo sviluppo sostenibile delle città (ambiente, reti energetiche, mobilità alternativa). 

Anche quest’anno il podio resta saldamente nelle mani delle grandi città del Nord Italia: subito dopo Bologna la città più innovativa è Milano anche grazie ad Expo, che strappa l’argento a Torino, quest’anno scesa al terzo posto della classifica. Roma perde terreno e scivola dal 4° al 9° posto. Il Sud continua a mostrare un ritardo strutturale: bisogna aspettare la 32esima posizione per incontrare la prima metropoli del Sud, Napoli, e Lecce la prima città media al 52° posto. La maglia nera resta in Sicilia, nonostante la sua autonomia speciale gestita malissimo, con i principali capoluoghi che, come nel 2014, si attestano in fondo della classifica. Cagliari al 33° posto guadagna 11 posti rispetto allo scorso anno, anche grazie alla forte informatizzazione delle scuole con l’81% delle aule connesse nella regione. 

Le città medie mostrano le performance migliori con un andamento generale che vede oltre 23 città tra il 4° e il 39° posto. Tra le piccole città brilla Mantova che si posiziona al 4° posto con un balzo dal 35° posto nel 2014, dimostrando di essere una città “Smart e vivibile” a dimostrazione della “smartness” come moltiplicatore della qualità della vita. 

Secondo Andrea Paliani, partner EY, Med Advisory Leader, «il nostro Paese deve guardare alle iniziative “smart” di successo e interpretarle come tappe di un percorso che trasformi le città in luoghi con qualità della vita crescente e a costi sostenibili. Questo deve essere frutto di piani efficaci che valorizzino le peculiarità di ciascun territorio nell’ambito dello sviluppo dell’intero Paese. L’Index di EY, sin dalla sua prima pubblicazione, ha contribuito a rinnovare ed evolvere la progettualità della “Smart City”, anche grazie al confronto e al dialogo con i decisori pubblici e i privati. Il nuovo approccio d’indagine per strati, implementato quest’anno da EY, ci ha consentito di evidenziare la “smartness” di ciascun territorio e definire i percorsi più sostenibili di sviluppo. È emerso in particolare come le città medie, che in Italia sono circa 100 e ospitano quasi 7 milioni di abitanti, siano fonte di “best practice” e di modelli esportabili; nella classifica totale, infatti, assistiamo allo sviluppo di 23 città medie e scopriamo un grande potenziale di crescita nei servizi. Obiettivo di questo indice è quindi quello di fornire uno strumento che sia allo stesso tempo di analisi per la PA e di “Business intelligence” per il settore privato, che consenta di individuare i trend di mercato e le evoluzioni tecnologiche e di delineare le linee guida a livello nazionale per creare, con un approccio sistemico e integrato, le “Smart City” del futuro».

Il NordEst consegna la medaglia di città più innovativa a Trento che guadagna la 6° posizione, seguita da Reggio Emilia che dalla 14esima posizione risale fino all’8°. La maggior parte dei capoluoghi dell’area più industrializzata dell’Italia è ben distribuita nelle prime cinquanta posizioni. Maglia nera per Rovigo che si classifica all’83° posto. Il litorale romagnolo, da Ravenna a Cervia, è il più connesso d’Italia, con oltre 50 km di spiagge coperte dal servizio Wi-Fi.

Nonostante il panorama italiano sia ancor in ritardo rispetto alle principali città europee e mondiali, il grado di innovazione dei comuni capoluogo continua a crescere. L’Italia mostra punte di eccellenza in alcuni ambiti. Ad esempio, Pordenone supera l’80% di rifiuti raccolti e differenziati e la Puglia rappresenta la regione italiana con la maggiore produzione di energie rinnovabili. Inoltre l’ascesa digitale crea un nuovo paradigma tecnologico, grazie alla crescente diffusione delle IoT (Internet of Things), contribuendo così alla trasformazione dei consumatori italiani in prosumer e alla diffusione dell’economia della condivisione e della collaborazione: il 70% dei comuni capoluogo offre un servizio di sharing mobility e i dati sulla “Collaborative Economy” vedono l’Italia il 3° paese al mondo per case su Airbnb.