Presentata l’edizione 2016 di “Piano Jazz Sacile”

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sacile piano jazz 2016
Dal 18 aprile al 20 maggio, la “Fazioli Concert Hall” di Sacile ospiterà la V edizione curata dal Circolo Culturale Controtempo

 

Di Giovanni Greto

 

 

sacile piano jazz 2016Pronta al via la V edizione di “Piano Jazz Sacile” in programma da lunedì 18 aprile al 20 maggio alla “Fazioli Concert Hall” di Sacile. Apre alla grande la rassegna, lunedì 18 aprile, ore 20.45,  Gonzalo Rubalcaba – che molti ricordano nello strepitoso concerto dei Volcan de “Il Volo del Jazz” lo scorso anno. Quattro Grammy Awards e quindici nomination all’attivo, Rubalcaba è oggi un assoluto riferimento del pianismo jazz.

Nato nel 1963 a L’Havana, Gonzalo assorbe le radici popolari della sua terra, le coniuga con le giovanili improvvisazioni e con la solida formazione classica, per rivelare presto un folgorante e inconfondibile talento creativo. 

A metà degli anni 80 incontra la Blue Note e il grande Charlie Haden, al fianco del quale inizia quella che è oggi una meritatissima carriera internazionale: oltre quaranta le incisioni (tra le tante: Discovery. Live in Montraux, Suite 4y20, Rapsodia e i Latin Grammy Nocturne e Land of the Sun), decine i premi e migliaia gli osannati concerti in tutto il mondo in solo, vari jazz ensemble e imponenti orchestre. “La buona tecnica rende liberi” è uno degli assiomi di questo maestro e compositore, che fa della sua arte la complessa restituzione di un talento a tutto tondo: «qualsiasi ambiente, qualsiasi strumento, acustica o pubblico incontri – spiega – il bello è riuscire a portare la musica dove voglio io».  

“Piano Jazz Sacile” continua lunedì 2 maggio (sempre ore 20.45) con Gerald Clayton: classe 1984, olandese di nascita, americano di formazione, Clayton è una figura leader per le giovani generazioni, tanto da influenzare il nuovo lessico jazz d’oltreoceano e le sue tematiche più alternative. Figlio del bassista John e nipote del sassofonista Jeff Clayton, Gerald studia pianoforte classico, jazz e composizione nelle migliori accademie. Del 2009 è il sodalizio con il trombettista Roy Hargrove, e da allora suona con nomi come Diana Krall, Melissa Morgan, Terell Stafford & Dick Oatts, e poi Michael Rodriguez, Dayna Stephens, Terri Lyne Carrington. Tre album, diverse nomination ai Grammy, Clayton spicca per la sua indipendenza creativa e si dice estraneo alle etichette di genere: «compongo in modo onesto e mi circondo di persone che abbiano idee che risuonino con le mie».   

Mercoledì 11 maggio (ore 20.45) arriva a Sacile una delle punte di diamante italiane della tastiera (e in genere della ricerca musicale): Stefano Battaglia. La sua musica è stata definita da “The Guardian” ineffabilmente romantica nel suo massimo senso d’apertura, fedelissima alle sue radici classiche, melodicamente audace, illuminata tra tessiture armoniche distese e compatte, trucchi e improvvisazioni inaudite. La sua ricerca musicale si orienta da oltre vent’anni tra musica antica, novecentesca e improvvisazione; ha al suo attivo decine di progetti che intersecano letteratura, poesia, storia e infiniti territori culturali e migliaia di performance e collaborazioni in tutto il mondo, sempre votate a eterogenee ed innovative scelte estetiche.

Si è guadagnato una fama di “guru” nell’insegnamento (tra gli altri a Siena Jazz) ed è nome di punta della ECM, con 5 album dal 2004. E’ una delle figure musicali più complesse e interessanti dello scenario musicale internazionale – non soltanto jazz – degli (almeno) ultimi dieci anni. I suoi progetti in piano solo (Cantico, Musica Salva, Illuminations e Piano Portraits) restituiscono il suo complesso talento grazie a rigore, lirismo e stupefacente capacità di invenzione. Battaglia ha deciso di registrare il suo prossimo concerto alla “Fazioli Concert Hall” con al suo fianco Stefano Amerio, il riferimento assoluto della fonica del jazz che ha il suo studio – Artesuono – a Cavalicco (frequentato dai migliori musicisti del mondo). Un sentire comune di Battaglia e Amerio è il fatto che «registrare alla “Fazioli Concert Hall”, è sempre una grande emozione: splendida acustica e pianoforte superlativo!». E in più, spiega lo stesso Stefano Battaglia: «essere invitato ad una performance alla “Fazioli Hall” crea la combinazione straordinaria di avere una registrazione live (assai diversa e per certi aspetti assai più stimolante da quelle in studio), con un eccellente strumento in un ottima sala e con il miglior tecnico possibile, allo stesso tempo e nello stesso luogo».

Una chiusura infarcita di atmosfere popolari israeliane contaminate dall’eleganza del jazz francese è quella affidata a Yaron Herman, venerdì 20 maggio. Classe 1981, nato e cresciuto a Tel Aviv ma poi passato da Boston e approdato a Parigi, Yaron Herman è già pluripremiato, ha suonato in tutto il mondo, ha presieduto la Giuria del Montreux Jazz Festival Competition e ha firmato con “Universal/Blue Note” per il suo ultimo album Everyday (settembre 2015), con Ziv Ravitz alla batteria e il leggendario ingegnere del suono Valgeir Sigurdsson (Björk, Sigur Rós, Brian Eno). Herman ha uno stile tra irresistibile, che egli stesso definisce come “composizione in tempo reale unita a selvaggi guizzi d’improvvisazione”. Un linguaggio giocoso, scenico ed impressionante che Time Out ha accolto con grande entusiasmo come “Magistrale: unisce virtuosismo estremo con umorismo affilato”.