Ballottaggi in Veneto: dalle comunali esce un centro destra rafforzato

0
1258
pil veneto
Mastica amaro il PD. Il M5S non sfonda

 

logo regione venetoDai ballottaggi di domenica scorsa esce un Veneto rafforzato nella sua guida di centro destra, mentre il PD mastica amaro e il M5S non sfonda.

«L’esito dei ballottaggi in Veneto conferma i buoni risultati che Forza Italia ha ottenuto anche al primo turno del 5 giugno. Un’inversione di tendenza chiara. In questi ballottaggi esprimiamo particolare soddisfazione per i successi di Barbujani a Adria, di Gallana a Este e di Mirandola a Bovolone» dichiarano il senatore e coordinatore veneto di Forza Italia Marco Marin e il presidente del gruppo di Forza Italia alla Camera, Renato Brunetta. «Le tante vittorie di candidati di Forza Italia o di candidati sostenuti da liste civiche vicine all’area di Forza Italia, confermano la bontà dell’operato della nostra classe dirigente sul territorio e premiano la scelta di candidati credibili. Abbiamo vinto in molti comuni da soli e in altri insieme ai nostri alleati, Lega di Salvini e Zaia compresa – ribadiscono Marin e Brunetta -. Un’alleanza, quella di centrodestra, forte e solida, che si basa su progetti e proposte concreti per i cittadini, e che è anche un’alleanza competitiva. Sempre, però, nella consapevolezza che i nostri avversari sono tutti dall’altra parte: sono Pd e Movimento 5 Stelle. E noi come Forza Italia non solo possiamo ma dobbiamo ambire a guidare il centrodestra, perché con Forza Italia alla guida del centrodestra si vince, come è sempre avvenuto dal ’94 sino ad oggi».

Secondo il governatore del Veneto, Luca Zaia, «per la Lega il risultato in Veneto è superpositivo, penso lo dicano i numeri. Io vengo da una provincia – Treviso – dove abbiamo fatto sei sindaci su sei, ma penso anche al ballottaggio vinto ad Este e a San Giovanni Lupatoto». Difficile dargli torto: dai ballottaggi di domenica a San Giovanni Lupatoto è stato eletto sindaco con il 67,93% dei voti Attilio Gastaldello che ha superato nettamente Remo Taioli espressione delle civiche. Ad Abano Terme rielezione per le Civiche di Destra del sindaco uscente Luca Claudio che con il 52,33% dei voti batte la dem Monica Lazzaretto. Ad Oderzo, la leghista Maria Scardellato viene riconfermata sindaco con il 76,99% dei voti sulla sfidante Laura Damo delle liste civiche. A Chioggia Alessandro Ferro del M5S batte il sindaco uscente della Lega Nord Giuseppe Casson con il 59,60% dei voti. Ad Adria è riconfermato l’uscente Massimo Barbujani (FI, Lega e Civiche) con il 64,03% contro il Dem Nicola Zambon. Ad Este, Roberta Gallana (Lega, Fi, FdI, Civiche) sbarglia con il 57,25% il Dem Stefano Agujari. Infine, a Bovolone il candidato delle civiche Emilietto Mirandola batte con il 57,36% dei consensi il leghista Alessando Minozzi.

Zaia allarga la sua riflessione al panorama nazionale: «penso che la debolezza del Governo Renzi venga assolutamente fuori e verosimilmente oggi c’è questo dato chiaro, che rappresenta una bocciatura che d’altronde mi pare evidente se perdi grandi città come Torino e Roma con due sindaci uscenti come Fassino e Marino. Oggi, dopo il voto di domenica – ha aggiunto Zaia -, sempre lo stesso premier ha dichiarato che il referendum sarà comunque un banco di prova. E del resto basterebbe mutuare le dichiarazioni loro di quando governavamo noi e i dati non erano buoni per inquadrare la situazione attuale». «In un’analisi più ampia a livello nazionale – ha poi detto Zaia – credo che ci siano significative le parole di Fassino, non certo di un leghista, che ha detto che «questo è un voto politico». Un voto politico che significa che – ha ribadito Zaia – viene bocciata l’azione di Governo e penso che i dati la dicano lunga, basti quello della “rossa” Toscana che ha perso cinque comuni su sei. Ma anche quanto accaduto nelle grandi città: ormai tutti si sono dimenticati che a Roma si è andati a votare perché il Governo del centrosinistra di Marino ha mandato il Comune alle elezioni anticipate».

Mastica amaro il PD nelle vesti dela capogruppo in Consiglio regionale Alessandra Moretti: «un messaggio diretto a Luca Zaia che oggi festeggia una vittoria di Pirro: in Veneto la Lega regge solo perché esiste un sistema di potere legato a clientele che durano da decenni, in continuità con il governo di Galan. Riusciremo a scardinare i potentati locali, così come è stato fatto dal Pd a Varese, la città di Roberto Maroni, e a Milano, la città di Matteo Salvini. Il centrodestra a trazione leghista ha preso una sberla in tutto il Nord». Secondo Moretti «la Lega ha perso voti, città importanti e soprattutto ha perso il contatto con il territorio – rileva Moretti -. Se Zaia pensa di rivoltare contro Renzi l’esito di queste amministrative sbaglia di grosso. E’ la capacità di rinnovare e di avere una visione del futuro quella che paga, magari ci vorrà più tempo, ma la strada è quella a partire dalle questioni che più interessano i cittadini, non solo l’immigrazione, ma il lavoro, il welfare, le imprese, i diritti».