Lago di Garda, per la “Goletta dei laghi” rilevati 4 punti su 7 fortemente inquinati

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GardaSee Peschiera
I punti negativi rilevati alle foci di torrenti nella parte meridionale del lago

 

GardaSee PeschieraCon la presentazione dei risultati dei monitoraggi sul lago di Garda per la sponda veronese, si conclude il tour sui laghi del Nord della “Goletta dei laghi”, la campagna nazionale di Legambiente per la tutela dei bacini lacustri italiani, in collaborazione con il Coou e Novamont.

«L’esito – spiega in una nota “Goletta dei laghi” – è ancora una volta negativo, perché oltre la metà dei punti è inquinato da batteri fecali. Rispetto al 2015 la situazione è quasi del tutto immutata, tranne l’anomalia positiva riscontrata a Bardolino alla foce del torrente Severo, il cui campione prelevato è risultato entro i limiti di legge nel corso di quest’ultimo anno».

Nel dettaglio dei campionamenti condotti nella campagna 2016, «sono sempre pessime le condizioni a Lazise (foce torrente Marra), Garda (foce del torrente Gusa), Bardolino (località Punta Cornicello, foce torrente San Severo) e Castelnuovo del Garda (Foce Rio Dugale dei Ronchi) che registrano un giudizio di “fortemente inquinato”. In quest’ultimo punto continuiamo a rilevare l’annoso problema della presenza di bagnanti nonostante appositi cartelli indichino il divieto di balneazione “entro i 50 metri dalla foce”. Si registra un peggioramento per il campione prelevato a Peschiera del Garda (Foce torrente Rio Sermana), che passa da “entro i limiti” del 2015 a “fortemente inquinato”. Rientrano, invece, nei limiti di legge Torri del Benaco (presso l’impianto di sollevamento del collettore fognario circumlacuale) e la località Piaghen nel comune di Pai». 

Secondo Chiara Martinelli, presidente del circolo Legambiente di Verona, «la Goletta ancora una volta ci restituisce un quadro critico. È assolutamente necessario che dall’analisi della situazione si passi ai fatti. È impensabile che un territorio la cui economia si fonda naturalmente sul turismo, non riesca a superare un deficit così sensibile in fatto di depurazione. La qualità delle acque del Benaco deve tornare in cima all’agenda politica dell’intero sistema amministrativo lacuale».