Professionisti redditi in caduta dal 2005, con il NordEst sopra la media italiana

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In dieci anni calo superiore al 25%. Reddito medio nazionale a 33.954 euro, 40.308 euro nel NordEst

 

professionisti profilo 2La crisi economica ha ampliato specie tra i professionisti la perdita di reddito: secondo quanto emerge dal VI Rapporto Adepp, l’associazione che rappresenta 19 Casse di previdenza dei professionisti, presentato a Roma che ha fotografato la situazione di quasi un milione e mezzo di professionisti (il 28% in più rispetto a 10 anni fa), in dieci anni i professionisti hanno perso, in media, in termini reali il 18,06% del loro reddito, che oggi si attesta intorno ai 33.954 euro.

Il rapporto evidenzia la forte disparità regionale e di capacità reddituale tra maschi e femmine presente anche nel mondo delle professioni, dove le donne risentono maggiormente dell’incertezza e dei carichi di famiglia senza i tipici ammortizzatori del lavoro dipendente. Il reddito medio nel 2015 va dai 60.006 euro in Lombardia ai 20.332 euro della Calabria; se passiamo al confronto tra maschi e femmine i primi guadagnano mediamente il doppio delle seconde. Così come gli anziani guadagnano più dei giovani. I professionisti del NordEst si confermano ai vertici dei livelli reddituali con una media di 40.308 euro. 

Se si eccettua il caso dei medici ed odontoiatri iscritti all’Enpam che tra il 2005 e il 2015 hanno mediamente avuto un incremento del 43% degli stipendi), la contrazione dei redditi dei professionisti si attesta al 25,83%, più di un quarto delle entrate, e il reddito medio reale scende a 25.793. Tra le casse che non hanno registrato cali di reddito ci sono l’Enpav (veterinari), Epap (pluricategoriale, e cioè chimici, geologi, attuari, dottori agronomi e dottori forestali) ed Enpaia (agricoli). Le otto categorie professionali che tra il 2014 e il 2015 registrano una crescita sono consulenti del lavoro (+2,9%), giornalisti liberi professionisti (+1,3%), notai (+3,8%), periti industriali (+6,5%), pluricategoriale (+7,8%), biologi (+6,8%), psicologi (+1%), ingegneri e architetti (+0,5%). 

Il pianeta Adepp nel 2015 ha raccolto circa 9 miliardi di contributi versati ed erogato prestazioni per 5,9 miliardi di euro. «Le entrate contributive hanno registrato un aumento del 2% rispetto all’anno precedente – dichiara il presidente Adepp Albero Oliveti –, mentre le prestazioni erogate sono cresciute del 4,6%. In questi anni stiamo sempre più investendo sulla leve del welfare per cercare di avvicinarci all’equità generazionale oggi messa in difficoltà dalla crisi di questi anni. E potremmo fare ancora fi più se la tassazione sulla previdenza italiana fosse più bassa ed equa come accade nel resto d’Europa, dove la previdenza è considerata un bene prezioso da tutelare e non da spremere come un limone con i 520 milioni pagati al fisco italiano».