Barilla stipula contratti triennali con agricoltori per grano 100% italiano

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grano chicchi mano
Accordo in stabilimento Marcianise (marchio Voiello) per 900.000 tonnellate 

grano chicchi manoE’ stato presentato a Marcianise (Caserta), nello stabilimento della Barilla dove si produce la pasta a marchio Voiello, l’accordo siglato dalla multinazionale di Parma con gli agricoltori italiani per l’acquisto di 900.000 tonnellate di grano duro per la produzione dei vari tipi di pasta.

L’intesa, che per la prima volta avrà durata pluriennale – durerà tre anni dal 2017 al 2019 – e vede come partner della Barilla 65.000 aziende del Paese per un indotto indiretto di quasi 200.000 lavoratori, ruota attorno, in particolare, all’acquisto del grano duro di tipo Aureo, prodotto di alta qualità e di livello proteico elevato – pari al 15,5% – con cui si realizza la totalità delle tipologie di pasta Voiello, vanto della gastronomia campana. 

L’accordo premia gli agricoltori del Centro-Sud, quelli di Abruzzo, Molise, Campania e Puglia, che in tre anni dovranno produrre 210.000 tonnellate di grano duro, tra Aureo (130.000 tonnellate) e Svevo (80.000 tonnellate), per un investimento totale da parte di Barilla di circa 62 milioni di euro; per le aziende la remunerazione sarà elevata, pari a 270 euro a tonnellata come prezzo minimo di vendita rispetto ai 150 euro di qualche anno fa. 

«La Campania – ha spiegato il responsabile del settore acquisti del Gruppo Barilla, Luigi Ganazzoli – è la regione in cui i contratti di coltivazione del grano duro hanno avuto lo sviluppo più significativo: nel nuovo accordo i volumi di acquisto del grano Aureo da parte di Barilla sono infatti aumentati del +30% (33.000 tonnellate) rispetto al 2016. La durata triennale dei contratti permette poi alle aziende di programmare e crescere».

In totale gli agricoltori delle quasi 700 aziende campane – oltre 100 nel Casertano – partner di Barilla, dovranno produrre 60.000 tonnellate tra Aureo e Svevo. Francesco D’Amore, titolare di un’azienda di Frignano (Caserta) che vende il grano a Barilla, spiega che «questi contratti consentono la sopravvivenza di molte aziende; pensiamo che nel Casertano i terreni dedicati alla coltivazione dell’Aureo sono passati in otto anni da poche decine di ettari a quasi 2.500; stesso trend in tutta la Campania, dove in totale sono oltre 5.000 gli ettari di fondi in cui si produce l’Aureo, che tra l’altro permette di ottenere 2-3 raccolti l’anno». Oltre che a Caserta, la produzione di Aureo è quantitativamente rilevante anche nelle province di Avellino e Benevento. 

Il progetto di coltivazione legato alla varietà Aureo è nato nel 2009; «prima – prosegue Ganazzoli – importavamo il grano di alta qualità dagli Stati Uniti, dal deserto dell’Arizona, poi abbiamo sviluppato in collaborazione con l’azienda sementiera “Produttori Sementi Bologna” questo nuovo tipo di grano che ci ha permesso di realizzare una produzione altamente sostenibile sotto il profilo ambientale, che consente di risparmiare il 30% di acqua con una riduzione dei costi del 20%, e di ridurre l’emissione di CO2 di quasi il 30%». Pasquale Di Sarno, direttore dello stabilimento di Marcianise, consapevole dei problemi ambientali del Casertano, garantisce che «i controlli sui prodotti sono numerosi e continui; la produzione di pasta è quella con il minore impatto ambientale».