Alto Adige, sono 18.000 i donatori di organi

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Secondo l’Aido altoatesina prelievi e trapianti sono in calo a causa di opposizioni e pregiudizi

logo aido nella storiaSono quasi diciottomila in Alto Adige i potenziali donatori di organi “post mortem”, ma prelievi e trapianti sono in calo e persistono opposizioni e pregiudizi. Una situazione con luci e ombre quella esaminata a Bolzano, in occasione della assemblea del gruppo comunale dell’Aido, l’associazione dei donatori i organi e tessuti.

Un anno positivo, il 2016, ha rilevato il presidente Ulderico Squeo: grazie al lavoro dei volontari della associazione e anche grazie alla mobilitazione di provincia e comuni. Con la campagna “Dona vita – Spende Leben” e l’estensione a tutti i comuni (unica provincia in Italia) della possibilità di raccogliere la dichiarazione di volontà in occasione del rilascio o del rinnovo della patente si è fatto un sostanziale passo in avanti: 5.726 le dichiarazioni raccolte nei comuni, che vanno ad aggiungersi al migliaio depositate presso l’Asl e alle 11.258 degli iscritti all’Aido. 

Resta il fatto, ha notato Squeo, che la disponibilità alla donazione di organi coinvolge ancora meno del 5% della popolazione, mentre sono una quarantina gli altoatesini in attesa di un trapianto e in tutta Italia si eseguono circa tremila trapianti all’anno a fronte di novemila pazienti in lista di attesa. «E’ per loro che lavoriamo – ha detto Squeo – nella speranza di poter contribuire con le varie attività di informazione e sensibilizzazione a salvare o migliorare delle vite umane. Ma siamo in pochi cerchiamo volontari disposti a dedicare qualche ora del proprio tempo ad una opera di solidarietà civile e umana».