Carpi e Mirandola pronte ad accogliere Papa Francesco

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FVG visita papa Francesco Redipuglia saluto papa
Bonaccini: «tocca cuore nostra terra». Mons.Cavina: «segno speranza» 

FVG visita papa Francesco Redipuglia saluto papaLa Bassa Modenese è pronta per accogliere, domenica 2 aprile, Papa Francesco. A cinque anni dal sisma che ha sconvolto l’Emilia, Carpi e Mirandola attendono con entusiasmo di abbracciarlo per la seconda visita di un Pontefice, in queste terre, dopo quella del 26 giugno del 2012, a un mese dalle scosse, di Benedetto XVI che toccò la stessa Carpi e la “zona rossa” di Rovereto di Novi.

Per la trasferta modenese del Papa – che atterrerà in elicottero nel campo da rugby di Carpi alle 9.45 – sono stati preparati in Piazza Martiri davanti alla Cattedrale, inaugurata sabato scorso dal cardinale segretario di Stato Pietro Parolin dopo la ricostruzione, 15.000 posti a sedere. L’ingresso per i fedeli è previsto dalle 6.00: potranno seguire la messa presieduta da Francesco alle 10.30 sul sagrato della basilica da quattro maxi-schermi. Oltre ai posti a sedere, sono previste altre aree con posti in piedi e maxischermi: una da circa 6.000 persone Piazzale Re Astolfo, una da 3.000 persone in Piazza Garibaldi e una da 30.000 persone in Piazza della Resistenza. 

Dopo avere celebrato la messa domenicale – in cui è prevista la benedizione di tre prime pietre: della chiesa nuova della parrocchia di Sant’Agata di Carpi, della casa di esercizi spirituali di Sant’Antonio in Mercadello e della cittadella della carità di Carpi – il Papa reciterà l’Angelus per poi pranzare nel Seminario vescovile e incontrare sacerdoti, seminaristi e religiosi. Nel pomeriggio, il trasferimento in auto a Mirandola, dove Francesco visiterà il Duomo, ancora inagibile dopo il sisma del 2012 e terrà un discorso sulla piazza attigua. Ultima tappa la parrocchia di San Giacomo Roncole, per un omaggio alla stele dedicata alle vittime del terremoto prima del rientro in Vaticano con il decollo dell’elicottero, previsto alle 17.30 dal vicino campo sportivo. 

Quella di domani del Pontefice in Emilia, ha osservato il presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, è «una presenza che tocca nel cuore la nostra terra. L’intera comunità regionale abbraccia il Santo Padre». La sua presenza, ha concluso, «onora l’intera comunità regionale, e tocca nel cuore una terra che grazie alla tenacia della sua gente ha provato immediatamente a rialzarsi e dove, insieme, stiamo completando con efficacia la ricostruzione». 

Per il vescovo di Carpi, monsignor Francesco Cavina, la visita di papa Bergoglio rappresenta anche «un segno di speranza offerto alle popolazioni dell’Italia centrale», da lui già visitate il 4 ottobre scorso, e «un gridare a questi fratelli che soffrono quello che noi abbiamo sofferto: “Sappiate, la ricostruzione è possibile”, “è possibile veramente fare sì che dalle macerie possa rinascere la vita”».