Cassa Centrale Banca supera il miliardo di capitalizzazione

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Si concretizza il nuovo polo bancario delle Bcc alternativo ad Iccrea a guida trentina con una capitalizzazione che lo pone al settimo posto nella graduatoria italiana. Preadesioni di 91 Bcc

logo cassa centrale bancaCassa centrale banca, l’istituto trentino candidato a capogruppo delle Banche di credito cooperativo, ha raggiunto la soglia patrimoniale minima di 1 miliardo dopo l’esito positivo dell’aumento di capitale in contanti da 600 milioni di euro. Lo ha annunciato il presidente di Ccb Giorgio Fracalossi, durante il suo intervento al Meeting del credito cooperativo che si è svolto a Milano: «gli aumenti di capitale non sono mai stati facili – ha detto Fracalossi -. Ma abbiamo raggiunto sottoscrizioni per più di 611 milioni di euro, cosa che ci fa superare il miliardo di patrimonio (altri 500 milioni arrivano direttamente da Ccb, ndr)».

Ccb ha raccolto la preadesione di oltre 100 Bcc su scala italiana (ora scese a 91 dopo le operazioni di fusione di inizio anno) e dichiara di poterne aggiungere «altre 10» nelle prossime settimane. Solo ieri è arrivata l’adesione della Bcc di Brescia, che ha definito «naturale» la scelta di aderire al polo trentino in alternativo all’accorpamento con la romana Iccrea.

Il target di 1 miliardo di patrimonio soddisfa il requisito minimo fissato dalla riforma delle Bcc per la candidatura a capogruppo degli istituti di credito cooperativo. La banca trentina è in competizione con la romana Iccrea, forte di un patrimonio da 1,7 miliardi, per raccogliere sotto la sua ala una quota delle quasi 400 Bcc italiane (il terzo sfidante sarebbero le Raiffeisen, le casse altoatesine, che però non sono tenute a rispettare il vincolo del patrimonio da 1 miliardo). Nella sua conformazione attuale, il polo guidato da Cassa centrale banca conterebbe su 10.000 dipendenti, 6 miliardi di patrimonio netto e un Cet1 (l’indicatore di solidità dell’istituto) molto buono, che oscilla tra il 15 e il 16%. 

L’obiettivo massimo sarebbe di creare un gruppo da oltre 1.600 filiali, con più di 12.000 collaboratori e oltre 100 banche socie. Quanto ai dati finanziari, il gruppo ambisce a raggiungere un attivo di 85,051 miliardi, impieghi per 50,8 miliardi, una raccolta complessiva di 79,2 miliardi e un Cet1 ratio del 16,3%. Fracalossi ha dichiarato di voler creare un polo dove «ciascuna banca mantenga la sua autonomia, nel rispetto del lavoro svolto fino ad adesso».

«Ora possiamo dirlo: puntiamo ad avere 111 Bcc nel nostro perimetro ed imporci come settimo gruppo bancario in Italia, con un attivo di 67 miliardi» ha dichiarato Mario Sartori, direttore generale di Cassa centrale banca, nel suo intervento dal palco del Meeting del credito cooperativo a Milano. Il gruppo che emerge dallo scenario delineato da Sartori amministrerebbe masse per 67 miliardi di euro, con impieghi per 40 miliardi, raccolta da 64,2 miliardi, patrimonio da 5,7 miliardi e un Cet1 al 16,2%. In uno scenario allargato a 130 Bcc, ipotizzato sempre da Sartori, i volumi crescerebbero fino a 85 miliardi di attivo, 50,8 miliardi di impieghi, una raccolta da 79,2 miliardi e un Cet1 Ratio al 16,3%. 

Sartori ha ammesso che la banca trentina «non si aspettava di raggiungere così in fretta l’obiettivo di 1 miliardo di patrimonio. Questa è una data storica per noi». Cassa centrale banca ha anche comunicato i suoi dati di bilancio, evidenziando un utile netto di 18 milioni, un attivo di 4 miliardi e un patrimonio netto di 240 milioni. 

«Dobbiamo ragionare, ma se Dz Bank non parteciperà all’aumento di capitale, la loro quota sul capitale potrebbe diluirsi dall’attuale 25% al 3%». Lo ha dichiarato Giorgio Fracalossi, presidente di Cassa centrale banca, a proposito della diluizione della quota di Dz Bank dopo l’aumento di capitale da 600 milioni lanciato dall’istituto. Fracalossi ha sottolineato che «l’aumento di capitale è stato raggiunto solo con le Bcc italiane, non ci sono capitali stranieri. E questo è un motivo di orgoglio per noi. Visto che si parlerà di un capitale da 1 miliardo, se Dz Bank non partecipa la sua quota scenderà ai valori che abbiamo detto». Il minor peso della quota, però, non cambia la considerazione della Cassa centrale banca sul socio tedesco: «il gruppo Dz rappresenta una parte importante per noi, al di là del patrimonio e del capitale, perché ci ha permesso di diversificare la composizione – ha spiegato Fracalossi -. E’ decisivo avere all’interno rappresentanti di un gruppo internazionale, con sede a Francoforte e capace di dialogare con la Bce». Fracalossi ha anticipato che il nuovo gruppo si poggerà su 11 sedi dislocate sul territorio nazionale, dal NordEst alla Sicilia. «Le adesioni ci hanno spinto a fare attenzione al territorio e a lavorare in prossimità con le Bcc» ha concluso Fracalossi.