Vendemmia in Slovenia: produzione in leggero calo (-10%), ma di qualità molto buona

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TD 2009 Vendemmia 086
Kristancic (Movia): «ringraziamo per uva rimasta, sarà una grande annata»

TD 2009 Vendemmia 086Si prevede una produzione in calo del 10-12%, ma con una «qualità molto buona», nei 21.000 ettari di vigneti della Slovenia dove da alcuni giorni è cominciata la vendemmia, secondo la previsione di Ivan Persolja, presidente dei sommelier sloveni.

«Dobbiamo ringraziare per l’uva che è rimasta sulle viti: sarà grande – dice Ales Kristancic, il produttore del Collio sloveno inserito da Wine&Spirits, con la sua cantina “Movia”, fra i cento migliori produttori del mondo -. Sulle nostre colline vendemmieremo tanto di meno, ma al 100% sarà un’annata da ricordare. Noi e le viti – aggiunge, mentre al “Park Wine Party” di Nova Gorica (Slovenia) si stappa, rigorosamente “sott’acqua”, una delle sue bottiglie di “Puro rosè” del 2006 – abbiamo sofferto tanto: prima le gelate, poi due tempeste estive di grandine. Ma abbiamo la pelle dura, come l’uva… e se l’uva ha la pelle dura, il vino viene buono. Viene un gran vino».

La conferma di un’annata di qualità arriva da un altro grande dell’enologia slovena, Marjan Simcic, che con il suo “Sauvignon Opoka” è da anni al vertice delle graduatorie mondiali dei vini bianchi: «la brina in aprile, la grandine ad agosto: abbiamo perso un quarto della produzione dei nostri venti ettari, ma l’annata sarà molto buona. Il Sauvignon dei record? Non dico nulla; l’uva è ancora sulle piante. E’ presto per fare previsioni». 

Calo della produzione ancora maggiore nelle vigne dell’Istria slovena. «Almeno un 30%, per il caldo eccessivo. I grappoli sono sani, ma faremo poco mosto», spiega Matej Korenika, di Isola, che al Park Wine Party ha scelto di portare due Malvasie appena imbottigliate, che metterà sul mercato solo fra qualche mese. D’altra parte è questo l’obiettivo della manifestazione: presentare le eccellenze enologiche del Collio sloveno, della Valle del Vipacco, del Carso e dell’Istria slovena all’inizio della vendemmia, tentando di fare le prime previsioni sul “vino che verrà” dall’uva che si sta cominciando a raccogliere.