Gli artigiani meccatronici di Germania, Austria, Svizzera ed Alto Adige reagiscono allo scandalo diesel

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Meccatronici artigiani dei quattro Stati da sx Wilhelm Hülsdonk GER Urs Wernli SVI Dietmar Mock Alto Adige Jürgen Karpinski GER Manfred Ellensohn AUT Friedrich Nagl AUT
Riuniti a San Martino in Passiria in provincia di Bolzano, ribadiscono che il solo aggiornamento via software non abbatte l’inquinamento dei motori irregolari

Meccatronici artigiani dei quattro Stati da sx Wilhelm Hülsdonk GER Urs Wernli SVI Dietmar Mock Alto Adige Jürgen Karpinski GER Manfred Ellensohn AUT Friedrich Nagl AUTSan Martino in Passiria ha ospitato l’incontro internazionale dei meccatronici provenienti da Germania, Austria, Svizzera ed Alto Adige. L’occasione giusta per confrontarsi su svariati temi attuali, tra cui le cause e le conseguenze della crisi diesel.

In occasione dell’incontro dei quattro Stati, 55 addetti ai lavori hanno discusso in merito alla situazione nel settore automobilistico ed al ruolo delle associazione. «Questa giornata si svolge ormai da oltre 30 anni e ci permette di rimanere aggiornati, di raccogliere esperienze altrui e di condividere le nostre – ha ricordato il presidente dei Meccatronici lvh.apa Confartigianato imprese, Dietmar Mock -. Al contempo impariamo a confrontarci con le problematiche che devono ancora arrivare all’interno della nostra realtà».

Nell’edizione 2017, la tematica chiave è stata quella dello scandalo “Dieselgate” che ha coinvolto pesantemente il gruppo Volkswagen e, in misura minore, altre case. A tal proposito, tutti i partecipanti hanno concordato sul fatto che gli aggiornamenti del programma di gestione delle centraline motore non sono sufficienti per evitare divieti di circolazione a livello politico o giuridico. Per evitare l’emissione eccessiva di ossido d’azoto nelle aree altamente trafficate, i veicoli devono venire dotati di catalizzatori SCR con immissione di urea. I mezzi diesel modificati in questo modo potranno venire usati liberamente anche in futuro. 

Questo dato di fatto è chiamato contestualmente ad evitare che gli automobilisti tornino ai veicoli a benzina per il timore di non poter circolare, portando nuovamente ad un consistente aumento nel consumo di carburante e nelle emissioni di anidride carbonica (rispetto ad un motore diesel di pari potenza, un benzina emette mediamente il 30% di CO2 in più). Come alternativa è emerso ancora una volta l’utilizzo dei veicoli elettrici. In tutti e quattro i Paesi tuttavia la domanda per questa tipologia di mezzi è ancora limitata, nonostante la politica abbia tentato di favorirne l’acquisto con dei contributi.  

Un’ulteriore tematica di rilievo affrontata nel corso dell’evento è stata quella della digitalizzazione. Non sono solo le aziende ad essere maggiormente presenti sul Web: i clienti utilizzano Internet per individuare il servizio migliore ed i portali di officine Web stanno crescendo molto rapidamente. 

Nella restante parte dell’incontro i presenti hanno presentato i futuri progetti associativi: in particolare i rappresentanti di lvh.apa hanno esposto la campagna “Generation A” e gli svizzeri il progetto “Garagenvision 2025”.