Anuga – Federalimentare difende il “Made in Italy”: ritirati prodotti “Italian Sounding” alla fiera di Colonia

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Italian Sounding fiera colonia pasta 3
Scordamaglia: «tutelati i veri prodotti “Made in Italy” contro le imitazioni dell’“Italian Sounding”»

Italian Sounding fiera colonia pasta 3Arriva da Anuga, la più grande fiera del mondo dedicata ai prodotti alimentari, una nuova importantissima conferma per il “Made in Italy”. L’alimentare italiano ha dato grande prova di sé in Germania mettendo in mostra la sua eccellenza con ben 1.200 imprese, aggiudicandosi così il titolo del Paese in assoluto più rappresentato, battendo anche i padroni di casa.

Non solo numeri però, anche qualità e innovazione hanno distinto la produzione italiana su cui per la prima volta Federalimentare ha attuato un’attività di vigilanza e tutela. Nei giorni della fiera, Federalimentare, in collaborazione con Fiere di Parma e con uno studio legale italo-tedesco, ha attivato per le sue aziende presso lo stand Cibus un punto gratuito di ascolto, consulenza legale e intervento contro l’“Italian Sounding”, una fra le più subdole forme di comunicazione ingannevole per il consumatore che si sostanzia attraverso l’attribuzione di origine italiana ad un prodotto che in realtà non lo è.

«È essenziale – ha detto il ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Maurizio Martina – un presidio costante che tuteli e protegga la vera italianità. Il lavoro fatto con Federalimentare ad Anuga è, in questo senso, un passo importante per contrastare concretamente il fenomeno dell’“Italian sounding” e per tutelare tutta la filiera agroalimentare italiana».

Un servizio che ha dato subito i suoi frutti. Alcuni prodotti con nomi evocativi dell’italianità, da “Pasta Ciao” alla passata “Tomatino”, con tanto tricolore in bella mostra, pur senza aver nulla a che fare con il vero “Made in Italy”, sono stati ritirati grazie al pronto intervento negli stand della Serbia, dell’Ucraina, della Grecia, della Turchia, di Panama e della Romania, caso quest’ultimo ora al vaglio del tribunale di Colonia. In certi casi si è trattato di ritiro volontario dopo la segnalazione, in altri di una conseguenza a misure legali come la diffida. 

«Finalmente il “real Italian” viene riconosciuto e tutelato anche fuori confine e non solo contro denominazioni o marchio registrato, ma anche contro l’“Italian Sounding” – ha commentato Luigi Scordamaglia, presidente di Federalimentare -. Un’azione necessaria se pensiamo che il giro d’affari maturato da prodotti contraffatti e “Italian Sounding” si attesta ben oltre i 60 miliardi di euro, un terzo dei quali solo sul mercato americano».Italian Sounding fiera colonia pasta 2