Il celebre pianista Fazil Say al Teatro Toniolo di Mestre

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A nove anni di distanza, torna il musicista turco che ha impressionato le platee per il suo virtuosismo

Di Giovanni Greto

fazil say 5Gli Amici della Musica di Mestre sono riusciti ancora una volta – dopo il 7 febbraio del 2008 – ad ospitare, nell’ambito della XXXII stagione di musica sinfonica e da camera, l’ormai celebre pianista turco (Ankara, 14 gennaio 1970) Fazil Say, che sta girando il mondo, da Berlino a Parigi, New York, Toronto, Bruxelles, Zurigo, Istanbul, Amsterdam e, appunto, Mestre.

Definito dal quotidiano Le Figaro “non semplicemente un artista di genio. Sarà senza dubbio uno dei più grandi artisti del XXI° secolo” e considerato in Germania “Il Mozart turco”, Say è un pianista e compositore geniale, carismatico, che vuole riscoprire la freschezza originaria dei capolavori del passato attraverso un’interpretazione personalissima ed originale, nella quale il concerto è sentito come uno spazio dove tutto può accadere. 

Come si legge nella biografia tratta dal suo sito ufficiale, “con il suo straordinario talento pianistico, da più di 25 anni Fazil Say cattura l’attenzione di pubblico e critica in una maniera rara nel mondo della musica classica. I suoi concerti sono qualcosa di diverso dal solito : più diretti, più aperti, più eccitanti, in breve arrivano direttamente al cuore. E queste sono le caratteristiche che colpirono il compositore Aribert Reimann, in visita ad Ankara nel 1986, allorchè ebbe l’opportunità di apprezzare il modo di suonare di un musicista sedicenne. Say ha studiato inizialmente con Mithat Fenmen, a sua volta allievo di Alfred Cortot a Parigi. Probabilmente affascinato dal talento naturale del suo giovane allievo, Fenmen lo spinse ad improvvisare ogni giorno su temi quotidiani prima di completare gli esercizi e gli studi essenziali per lo strumento ed è probabilmente questa la fonte del suo immenso talento improvvisativo, che lo ha fatto diventare il pianista e compositore di oggi”. 

Dopo gli studi con Fenmen, Say si è perfezionato con David Levine, prima a Dusseldorf e poi  a Berlino, costruendo le basi di una solida formazione classica che gli ha visto assegnare nel 1994 il primo premio al Concorso Internazionale Young Concert Artists, una competizione che si tiene annualmente a New York. Da allora Say suona in tutto il mondo, con le più importanti orchestre e direttori e nelle più famose sale da concerto.

Martedì 28 novembre al Teatro Toniolo (ore 20.30) eseguirà un programma affascinante e complesso: di Fryderyk Chopin, il “Notturno in mi minore op. post 72 n. 1”; il “Notturno n. 20 in Do diesis minore KK IVa, 16” (opera postuma); il “Notturno in Do minore KK IVb, 8 (opera postuma)”. Sarà poi la volta della “Sonata in Fa minore op. 57 n. 23” di Ludwig van Beethoven, la celeberrima “Appassionata” e delle “Six Gnossiennes” di Erik Satie. Il concerto si concluderà con una composizione originale “Gezi Park 2. Sonata per pianoforte op. 52” (2014), scritta per supportare il movimento di protesta nato ad Istanbul per salvare il parco di Piazza Taksim dalle ruspe di Erdogan. La musica scaraventa il pubblico nel centro della manifestazione, rievoca i manifestanti colpiti dai lacrimogeni, che sfuggono in tutte le direzioni, sconvolti dalla paura. Per la cronaca, la protesta causò la morte di 8 manifestanti, mentre più di 8.000 furono i feriti dalle forze dell’ordine.