Concessioni idroelettriche: la competenza alle passa dallo Stato alle province autonome di Trento e Bolzano

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Si accresce l’autonomia speciale del Trentino Alto Adige

EnelSantaMassenza panoramicaInternoCentrale2Via libera nel corso della notte, da parte della Commissione bilancio del Senato, ad un passaggio del decreto “milleproroghe” che modifica lo Statuto di autonomia del Trentino Alto Adige, in maniera particolare l’articolo 13 sulle concessioni di grandi derivazioni a scopo idroelettrico. Grazie a questa misura solo apparentemente “tecnica”, di fatto si inserisce una importante novità, in quanto la competenza sulla gestioen e rilascio delle concessioni passa dallo Stato in capo a ciascuna provincia autonoma di Trento e Bolzano.

«Si tratta di un risultato storico per la nostra Autonomia, un ulteriore passo avanti in termini di sviluppo e crescita del nostro sistema che ci permetterà di proporre politiche innovative in un ambito molto significativo per quanto riguarda lo sviluppo del sistema economico e il rispetto dell’ambiente» ha detto il presidente della Provincia di Trento, Ugo Rossi. 

«Con la modifica – sottolinea il presidente della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher – la Provincia ottiene la competenza primaria sull’energia. Ciò significa che potremmo gestire in autonomia il settore, a partire dalle gare per le concessioni di grandi derivazioni idroelettriche. Si tratta di un passaggio importante non solo per l’impatto che l’energia ha sull’economia altoatesina, ma anche perchè valorizza ulteriormente la nostra autonomia».

L’intesa, approvata da ciascuna Giunta provinciale come previsto dall’art. 104 dello Statuto, consentirà l’inserimento nella legge di Bilancio statale della nuova disciplina che prevede e potenzia la competenza delle Province a legiferare, nel quadro dell’ordinamento dell’Unione europea e dei principi della legislazione nazionale, su modalità, procedure e criteri per l’assegnazione delle concessioni idroelettriche. In base alla nuova norma statutaria viene rafforzato il ruolo delle province e dei comuni anche in termini di ricaduta delle risorse finanziarie derivanti dalle concessioni idroelettriche.

L’accordo ribadisce inoltre per i concessionari l’obbligo di cessione alle due Province di una parte di energia che potrà essere destinata a categorie di utenti o per misure di compensazione ambientale. 

E’ stato inoltre stabilito che le concessioni in scadenza prima del 2022 saranno prorogate fino a tale data per consentire la preparazione dei bandi di gara in base alla disciplina provinciale. Infine è stato fissato anche il principio secondo il quale l’Autorità per l’energia elettrica, il gas e il sistema idrico dovrà previamente consultare le due Province sugli atti concernenti il servizio idrico, al fine di tutelare le competenze provinciali in questa materia.