“Vpe”: al via la “new.co.” di Veronafiere e Fiere di Parma

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Alleanza fiere Verona e Parma da sx Mantovani Auricchio Sboarina Danese Scannavini e Cellie
L’Italia dell’enogastronomia guarda lontano. Nuove iniziative fieristiche e acquisizioni di partecipazioni societarie per rafforzare la promozione all’estero dell’agroalimentare tricolore

Alleanza fiere Verona e Parma da sx Mantovani Auricchio Sboarina Danese Scannavini e CellieSi chiama “VPE” (Verona Parma Exibitions) la nuova società creata da Veronafiere e da Fiere di Parma che insieme rappresentano il primo organizzatore diretto di rassegne dedicate al settore agricolo e agroalimentare in Italia e si classificano ai vertici in Europa nel segmento. 

Le due società sono il secondo polo fieristico nazionale sia per fatturato consolidato nel 2016 con 127 milioni di euro (88 Verona, 39 Parma), sia per superficie lorda coperta con 283.000 metri quadrati complessivi (153.000 Verona, 130.000 Parma).

Verona e Parma nel 2016 hanno organizzato complessivamente 91 tra fiere ed eventi in Italia e all’estero (67 Verona, 24 Parma) per 1,8 milioni di visitatori (1,3 Verona, e 0,5 Parma) e 21.350 espositori (14.000 Verona e 7.350 Parma). E sono due piattaforme internazionali per l’export agroalimentare del Paese, con marchi riconosciuti nel comparto dell’enogastronomia quali Vinitaly, Sol&Agrifood, Enolitech, OperaWine, Vinitaly International Academy (Veronafiere) e Cibus, Cibus Tec, Cibus Connect e Cibus Market Check (Fiere di Parma).

L’agroalimentare è un comparto trainante dell’economia italiana e quest’anno, secondo i dati di Nomisima Agrifood Monitor, supererà i 40 miliardi di euro di export con una crescita di oltre il 6% sul 2016, per un valore complessivo di 130 miliardi di euro, dalla produzione agricola alla ristorazione.

La nuova realtà, con quote paritetiche tra Verona e Parma, è stata presentata alla presenza del sindaco di Verona, Federico Sboarina, dei presidenti e degli amministratori delegati delle Spa di Verona e Parma, rispettivamente, Maurizio Danese, Gian Domenico Auricchio, Giovanni Mantovani, Antonio Cellie, e del presidente di Agenzia ICE, Michele Scannavini.

Primo passo della società è l’organizzazione di una nuova rassegna, “WI.BEV” – International Wine&Beverage Technologies Event – dedicata al settore delle tecnologie per il “wine&beverage” che guarda all’Italia con la sua eccellenza manifatturiera nel comparto, ma anche a importanti aree geo-economiche in forte sviluppo –Asia e Africa –, oltre che ai mercati di consolidata tradizione come il Nord America.

Sul fronte della promozione estera, le prime azioni di “VPE” saranno l’acquisizione di una quota significativa di un attore fieristico, operante in Europa e Nord America, del settore “Food&Beverage”, e lo sviluppo di un format “Cibus&Vinitaly” per nuove iniziative fieristiche o collaterali ad eventi consolidati.

Per Federico Sboarina, sindaco di Verona, «oggi occorre ragionare con logiche nuove di sistema e questa partnership rafforza la nostra presenza nel settore fieristico: sommando le eccellenze di due dei principali territori e distretti italiani dell’agroalimentare come Verona e Parma, abbiamo creato il secondo polo fieristico italiano, sia in termini di superficie venduta che di espositori».

Secondo Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, «la nuova società con Fiere di Parma rientra a pieno titolo nelle linee del piano industriale di sviluppo di Veronafiere ed è funzionale a due realtà che rappresentano con le rispettive rassegne settori portanti del “Made in Italy”, sia in termini di valore dell’export, sia di immagine del sistema paese. Al contempo, questo accordo rafforza la competitività dell’interno sistema fieristico italiano come leva per il business dei propri clienti, che sono in primis piccole e medie aziende e grandi gruppi industriali».

«L’accordo tra Veronafiere e Fiere di Parma ha una molteplice valenza – afferma Gian Domenico Auricchio, presidente di Fiere di Parma -: è in favore delle due fiere e delle rispettive manifestazioni – Cibus e Vinitaly – che sono due corrazzate efficaci e complementari; asseconda gli obiettivi di Governo, che da tempo auspica l’unione delle risorse per la promozione del brand italiano del “wine&food”; infine va incontro alle esigenze di internazionalizzazione delle imprese del settore».

Per Michele Scannavini, presidente di Agenzia ICE, «questa “newco” è un perfetto esempio di integrazione di due tra i maggiori campioni che abbiamo in Italia nel settore “wine&food”. Si tratta, inoltre, di un’azione coerente con la strategia del Piano per la promozione straordinaria del “Made in Italy” con cui il Governo negli ultimi tre anni ha supportato il rafforzamento delle nostre fiere all’estero con 90 milioni di finanziamenti».