RAS: in Alto Adige cresce la radio digitale, spenti i primi 19 impianti FM

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RAS spegnimento segnale radio FM da sx Fabio Covelli Peter Silbernagl Johann Silbernagl e Georg Plattner
Kompatscher incontra a Roma il DG Rai Orfeo per il potenziamento della sede di Bolzano

RAS spegnimento segnale radio FM da sx Fabio Covelli Peter Silbernagl Johann Silbernagl e Georg PlattnerLa RAS (Radiotelevisione azienda speciale), filiale Rai in provincia di Bolzano, ha ulteriormente ampliato la rete radiofonica DAB+ con la messa in esercizio di impianti di trasmissione presso le postazioni di Melago e di La Valle.

Grazie ad 84 impianti digitali, la RAS serve ora il 99,5% della popolazione dell’Alto Adige con 22 programmi radiofonici di altissima qualità, e per questo motivo il presidente Peter Silbernagl e il direttore generale Georg Plattner nell’impianto di trasmissione di Signato hanno effettuato lo spegnimento dei primi impianti di trasmissione in FM. 

Il provvedimento fa seguito al piano approvato lo scorso 14 novembre dalla Giunta provinciale, e conseguentemente sono stati disattivati gli impianti che diffondono via FM i programma radio Ö1, ORF-Radio Tirol e Ö3 ad Anterselva, Certosa, Novale (Obereggen), Santa Gertrude, La Valle (Pederoa) e Prati di Vizze/Val di Vizze. Le zone rimarranno comunque servite da altre postazioni, anche se più distanti e con un segnale qualitativamente inferiore. «Per la RAS – ha spiegato Plattner – non ha senso investire denaro pubblico in una tecnologia obsoleta come la FM, dato che per proseguire nella regolare gestione delle reti dovremmo sostituire impianti di trasmissione che nel frattempo hanno raggiunto oltre 30 anni di esercizio».

Gli impianti dismessi potranno essere utilizzati come pezzi di ricambio, e grazie allo spegnimento si ridurranno i costi relativi al consumo di energia elettrica ed alla manutenzione. Per la diffusione sul territorio provinciale di tre programmi FM (la programmazione austrica di Ö1, ORF-Radio Tirol e Ö3), la RAS gestisce 212 impianti di trasmissione, mentre per la diffusione di 22 programmi radio digitali sono sufficienti solo 84 impianti. «Da questo punto di vista – ha aggiunto Plattner – la radio digitale DAB+ è 19 volte più efficiente, e i costi d’esercizio calano quasi al 5% per programma». Entro la fine del 2018 la RAS provvederà allo spegnimento di ulteriori 22 impianti a Sonvigo in Val Sarentino, Curon Venosta, Maso Corto, Braies, Racines, Renon, Avigna e Nova Levante. Sono già molte le famiglie altoatesine in possesso di una radio digitale DAB+, e in commercio sono reperibili apparecchi a partire dai 50 euro. Grazie alla nuova e più sofisticata tecnica di tramissione, oltre alle stazioni Ö1, ORF-Radio Tirol e Ö3 sono disponibili altri 19 programmi con migliori qualità ricettiva e sonora.

Intanto, il presidente della provincia di Bolzano, Arno Kompatscher, a Roma ha incontrato il direttore generale della Rai, Mario Orfeo con il quale ha discusso l’attuazione dell’accordo tra governo, Rai e Provincia di Bolzano per rafforzare la qualità e la ricezione dei programmi dedicati alla minoranze di lingua tedesca e ladina. Durante l’incontro, è stata ribadita l’importanza dell’intesa triennale (2016-2018) che garantisce il finanziamento alla sede di Bolzano della Rai per quanto riguarda la programmazione in lingua tedesca e ladina: la Provincia, infatti, stanzia ogni anno 20 milioni di euro nell’ambito dei fondi che l’amministrazione di Palazzo Widmann mette a disposizione dello Stato per il conseguimento degli obiettivi di perequazione e solidarietà, così come stabilito dall’Accordo di Milano.

«Grazie al finanziamento provinciale – ha sottolineato Kompatscher – non solo è stato possibile mantenere la normale programmazione, ma la stessa è stata fortemente ampliata: in questo modo si contribuisce al rafforzamento dell’identità culturale e linguistica della minoranza tedesca e di quella ladina in Alto Adige». 

Tra i passi in avanti compiuti grazie all’accordo Rai-Provincia vi è la crescita delle ore di programmazione televisiva e radiofonica, gli interventi infrastrutturali (dalla digitalizzazione ai nuovi studi tv), l’offerta formativa per il personale addetto alla programmazione e il servizio che consente anche alle persone con deficit di vista e di ascolto di seguire i programmi. Per il futuro è prevista una maggiore presenza anche sui social media.arno kompatscher direttore gen rai mario orfeo