Serracchiani Tondo: botta risposta su euroregioni e rapporti con la Carinzia

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L’ex governatore critica l’immobilismo della Serracchiani, che risponde per le rime

debora serracchiani renzo tondoL’immobilismo della giunta Serracchiani sulla gestione dell’euroregione “Senza confini” e i rapporti tra Friuli venezia Giulia e la Carinzia sono al centro di un botta e risposta tra l’ex governatore di centro destra, Renzo Tondo, e l’uscente Dem, Debora Serracchiani.

«Decollata con Roberto Antonione, l’Euroregione “Senza Confini” ha preso quota tra il 2001 e il 2013, con me e Riccardo Illy a guidare il Friuli Venezia Giulia. La parabola si è improvvisamente arrestata in questi cinque anni, ed è opportuno intervenire prima che la situazione precipiti definitivamente. Mi rifiuto di pensare che la parabola dell’Euroregione abbia imboccato una traiettoria crepuscolare» afferma Renzo Tondo, presidente di Autonomia Responsabile, rilevando «non senza amarezza, che, su questo versante, la presidente Serracchiani ha scelto di interrompere un percorso su cui io ed i miei predecessori avevamo investito con convinzione e, credo, lungimiranza». 

Tondo si è confrontato nei giorni scorsi a Pontebba con l’ex governatore della Carinzia, Gerhard Doerfler, condividendo «sincera preoccupazione per un progetto ad ampio respiro che pare essersi arenato. Soprattutto in una fase in cui l’Europa ha tutto l’interesse a sostenere progetti transfrontalieri, Friuli Venezia Giulia e Carinzia dovrebbero premere sull’acceleratore, non tirare il freno a mano. Dalle infrastrutture all’economia, dalla sicurezza alle politiche per l’immigrazione, servono sinergie tra regioni confinanti. Non ho mai lesinato parole di apprezzamento per alcuni risultati obiettivamente importanti centrati da Debora Serracchiani, spesso su progetti iniziati dalla mia giunta, ma la partita dell’Euroregione non solo l’ha persa, ma ha proprio rinunciato a giocarla. La speranza, anzi la convinzione – conclude Tondo – è che saremo noi a riprendere e vincere questa sfida».

Ironico ilcommento di Serracchiani sulla denuncia dell’ex governatore: «Tondo non si è mai occupato di relazioni internazionali e forse è bene che continui così. Non sapendo cosa dire Tondo parla di migranti, confondendo Vienna con Klagenfurt, le competenze nazionali con l’Euroregione. I picchi di tensione con la Carinzia li vedono solo lui e i corrispondenti politici che si è scelto in quel Paese, cioè i molto discussi eredi di Haider, quelli che hanno portato la Carinzia sull’orlo della bancarotta. La nostra regione non è il paradiso ma – conclude – la lascio più solida di come l’ho ricevuta da lui».

Tondo non lascia correre e ribatte: «ci sono circostanze in cui l’autocelebrazione rasenta la patologia. Anche sull’Euroregione, Debora Serracchiani delinea scenari stupefacenti. Sempre più misteriosa la scelta di scappare da piazza Unità, visto che sta completando un quinquennio trionfale, stando a quanto dice. Fatico a vedere – prosegue Tondo – i brillanti risultati che la presidente rivendica, ma forse sono distratto, come dice lei. Mai come in questi anni abbiamo toccato allarmanti picchi di tensione nei rapporti con la Carinzia, soprattutto sulla gestione dei flussi migratori. Forse su questo versante erano distratti lei e i sui compagni rottamatori del Pd: presto sapremo se gli elettori premieranno la sinistra per questi anni favolosi. E’ poco elegante, soprattutto per una maestra di buone maniere, attaccare sul fronte giudiziario l’ex presidente della Carinzia: la sinistra manettara, evidentemente, non impara mai. In compenso, mi pare che la prodigiosa truppa Pd targata Renzi abbia fatto qualche passo falso giocando alla finanza creativa, o mi confondo? E, forse, certe assoluzioni recenti – conclude – risultano indigeste e hanno messo in fibrillazione il sistema nervoso dell’infallibile presidente con la valigia in mano».