Autonomia Veneto e Lombardia valutano le proposte inviate dal Governo

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Zaia: «no a spesa storica come criterio per il finanziamento»

autonomia lombardia venetoAutonomia del Veneto e della Lombardia, qualcosa si muove. Da alcuni giorni i due governi regionali stanno valutando i contenuti della bozza di accordo spedita da Roma.

«Stiamo analizzando la bozza di pre-intesa quadro sull’autonomia del Veneto che ci è stata inviata da Roma – conferma il governatore del Veneto, Luca Zaia -. E’ in corso da parte dei nostri tecnici una analisi puntuale delle competenze sulle cinque materie sulle quali abbiamo già negoziato, anche per verificare se quanto in bozza corrisponde oppure no alle questioni trattate al tavolo romano. Poi ci sono altri aspetti da valutare, non ultimo quello, da noi posto fin dal primo giorno, dei finanziamenti e dei benchmark di riferimento». 

Per Zaia un punto è intrattabile: «per noi deve assolutamente uscire dall’accordo il sistema di calcolo della spesa storica, che significherebbe essere parametrati a ciò che spendiamo storicamente e penalizzare oltremodo il Veneto. La nostra è una realtà dove da anni si ottimizza ogni euro speso e dove il limite sopportabile di virtuosità è già stato raggiunto. Per mercoledì ho convocato una riunione di tutta la delegazione trattante del Veneto per fare il punto su tutti gli aspetti in ballo».

Conferme di analisi in corso anche dal governatore della Lombardia, Roberto Maroni: «venerdì sera è arrivato il testo dell’intesa fra Governo e Regione Lombardia per l’attuazione del sistema autonomia. Sono 15 pagine, le stiamo valutando, ci sono modifiche che chiederemo. Ma conto di chiudere entro questa settimana, per firmare entro fine mese. I quattro punti che avevamo proposto – ha spiegato Maroni – sono stati accolti, servono solo alcune precisazioni per evitare fregature, soprattutto per quanto riguarda le risorse. Deve essere precisato per esempio che i fabbisogni standard devono essere calcolati a livello nazionale e non lombardo. Penso che io e Gentiloni – ha concluso – firmeremo l’accordo entro fine mese, lasciando il compito a chi verrà dopo di chiudere la trattativa. Ma qui sono stabiliti i criteri e i principi generali. Ho sentito Zaia che incontrerò nei prossimi giorni perché voglio definire una posizione comune».