Teatro “Verdi” di Pordenone: ai nastri di partenza la nuova edizione de “I concerti delle 18”

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Michele Campanella 2
Il palcoscenico diventa territorio aperto al dialogo tra artisti e pubblico intorno alla musica un crocevia di idee, sperimentazioni e proposte formative. Sei appuntamenti da febbraio a maggio

Michele Campanella 2Al via la nuova edizione de “I concerti delle 18”, uno spazio musicale innovativo dove il palcoscenico del Teatro “Verdi” di Pordenone diventa vero e proprio territorio culturale creativo. Dal 6 febbraio a 2 maggio, per sei diversi incontri-concerto (con inizio alle ore18.00), artisti e pubblico condivideranno lo spazio e il dialogo attorno all’esperienza musicale.

“I concerti delle 18” – sostenuto dalla Fondazione Friuli – permetteranno un ascolto profondo di musicisti diversi per età, esperienze e attività: un crocevia di idee, sperimentazioni e proposte formative. Per questa nuova edizione sono tre gli incontri-concerto con celebri nomi già noti al grande pubblico: Michele Campanella (20 febbraio), Monica Carletti e Marco Sollini (20 marzo), Ilia Kim e Piero Rattalino (2 maggio). 

Tre appuntamenti questi, che dialogano con altrettanti concerti programmati per il Cartellone Musica 2018 in sala grande, che permettono uno scambio preparatorio, rispettivamente con il concerto di Jan Lisiecki e dell’Orchestra della RAI (12 maggio), all’esclusivo concerto di Regula Mühlemann e la Kammerorchester Basel (18 aprile) e il concerto del Quartetto Bennewitz e Alessandro Taverna (4 maggio). 

L’edizione 2018 si arricchisce anche di tre incontri (ad ingresso gratuito) grazie ad una nuova collaborazione con il Conservatorio Statale di Musica “J. Tomadini” di Udine. Protagonisti allievi e docenti per una speciale guida all’ascolto. In programma un recital per il centenario di Claude Debussy, un’ensemble di musica contemporanea ed una vocale e strumentale, di musica barocca con brani di Antonio Vivaldi.

Il primo degli appuntamenti con il Conservatorio Tomadini, che prevedono l’introduzione del direttore Virginio Zoccatelli, è “Impressionismo in musica”, in programma martedì 6 febbraio alle ore 18.00 ad ingresso gratuito. Qui i mondi dissimili, ma anche profondamente affini, di due compositori che hanno segnato l’avvento della modernità nella musica europea. Vissuti nella stessa epoca, Debussy e Ravel sono infatti caratterizzati da uno stile personale e riconoscibile che ha lasciato un’impronta decisiva nella musica del primo Novecento. Il programma è un omaggio ad alcune delle più belle pagine pianistiche dei due autori. In scena Alessandro Del Gobbo, Riccardo Burato, Matteo Bevilacqua, Giorgia Visentini, allievi delle classi di pianoforte dell’istituto musicale udinese. 

Successivo appuntamento martedì 20 febbraio con “Il mio Liszt” incontro-concerto con Michele Campanella. «Napoletano di spirito, di famiglia, di scuola – dice di sé Michele Campanella – per cinquant’anni ho cercato il Suono e ancora sono per strada. Ho molti autori ‘preferiti’ eppure mi definiscono ‘specialista’ di Franz Liszt. Non amo questa etichetta, ma stimo altamente l’uomo. Ecco una sua sentenza che potrei prendere in prestito: Tutto quello che si può fare è camminare diritto in tutta semplicità, senza tanto spiegare agli altri il come e il perché». 

Grande virtuoso della tastiera, Michele Campanella delinea di Liszt un ritratto complesso e ‘vissuto’, che parte dalla sua personale esperienza di pianista: in programma la Sonata in si minore del compositore ungherese, pagina visionaria e spettacolare, diventata ormai un classico nel repertorio del romanticismo musicale.