Mario Brunello in trio affronta le sonate per violino e per viola da gamba e clavicembalo di J.S. Bach

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MARIO BRUNELLO
Al via la nuova stagione concertistica dell’Auditorium “Lo Squero” alla Fondazione Giorgio Cini 

di Giovanni Greto

MARIO BRUNELLOLa terza stagione concertistica dell’Auditorium “Lo Squero”, propone anche quest’anno un ciclo di dodici appuntamenti pomeridiani (ore 17.00) dal 24 febbraio al 24 novembre. In cartellone Mario Brunello, il Quartetto di Venezia e, novità, Giovanni Sollima e Federico Guglielmo.

Ancora una volta Mario Brunello eseguirà un repertorio bachiano: le “Sei suonate a cembalo concertato e violino solo BWV 1014-1019” e le “Tre sonate per viola da gamba e clavicembalo BWV 1027-1029”. Accanto a lui, impegnato al violoncello e al violoncello piccolo, figurano Roberto Loreggian all’organo e clavicembalo e Francesco Galligioni alla viola da gamba. Il repertorio si completerà in tre parti. Nella prima, sabato 24 febbraio, il trio eseguirà le sonate per violino n. 1 e n. 3 e la sonata per viola da gamba e cembalo n. 1. Il 24 marzo e il 27 ottobre le date successive.

La novità più ghiotta della stagione si deve al Quartetto di Venezia, quartetto in residenza della Fondazione Cini dal 2017, che propone un progetto speciale: l’esecuzione del repertorio cameristico di Robert Schumann e di Johannes Brahms, in quartetto il 21 aprile e il 19 maggio; in quintetto con il clarinettista Alessandro Carbonare il 3 marzo; con il pianista Andrea Lucchesin il 13 ottobre e con il violista Danilo Rossi il 24 novembre; in sestetto insieme a Danilo Rossi e Mario Brunello il 10 novembre.

 Di Robert Schumann verranno eseguiti i tre quartetti dell’opera 41, i soli scritti dal compositore tedesco per questo organico strumentale. A seguire, il primo capolavoro di Schumann che unisce il pianoforte al quartetto d’archi, il “Quintetto in Mi bemolle maggiore, op. 44”. Di Johannes Brahms verrà eseguito il ciclo integrale di quartetti per archi, op. 51, nn. 1 e 2 e op. 67, n. 3; quattro quintetti, due per archi, op.111, n. 2 e op. 88, n. 1; per archi e clarinetto, op. 115, e per pianoforte e archi, op. 34. 

Giovanni Sollima, il violoncellista siciliano recentemente ascoltato nella Basilica di San Giorgio impegnato a pizzicare le corde di un violoncello di ghiaccio, secondo il progetto culturale “N-Ice Cello”, che rifletteva sul problema dell’acqua e della sua importanza a livello planetario per l’ambiente e per l’umanità, suonerà allo “Squero” il 7 aprile e il 12 maggio. Il primo concerto, intitolato “Ba-Rock Cello” vedrà un incrocio di generi musicali, assai emozionante quando Sollima renderà a modo suo il suono distorto della chitarra di Jimi Hendrix. Il secondo, “Folk Cello”, accanto a brani originali del violoncellista, propone un repertorio di musiche tradizionali del Salento, della Sicilia, dell’Islanda e dell’Australia.

Un solo appuntamento, infine, per l’ensemble “L’Arte dell’Arco”, diretto da Federico Guglielmo, primo violino. Assieme a lui suoneranno Gianpiero Zanocco, secondo violino, Francesco Galligioni, violoncello, e nuovamente Roberto Loreggian al cembalo.

Primavera ed autunno in musica, dunque, per uno spazio che anticamente era un’officina per la riparazione delle imbarcazioni risalente alla metà dell’Ottocento. L’intervento di recupero, che ha vinto il premio Torta 2017, ha trasformato questo ambiente in una moderna sala da concerto con 200 posti a sedere. Oltre ad un’acustica molto buona, lo “Squero” è caratterizzato da pareti trasparenti di vetro, quinte naturali che aprono allo spettatore uno scorcio di inusuale bellezza, anche se spesso qualcuno viene distratto dal passaggio delle “Grandi Navi” crocieristiche, che continuamente minano ed offendono il silenzio dell’ex Serenissima.