Inaugurato il polo intermodale Trieste Airport

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Nuovo hub trasporto del Fvg a Ronchi dei Legionari (Gorizia) che unisce in un’unica struttura aria, gomma e ferro

In tempo record, dopo 13 mesi dalla posa della prima pietra, è stata aperta al pubblico oggi la piattaforma intermodale Trieste Airport, nuovo hub del trasporto del Friuli Venezia Giulia.

A tagliare il nastro è stata la presidente della Regione, Debora Serracchiani, giunta a bordo di un freccia rossa proveniente da Venezia che viaggiava con circa 30 minuti di ritardo. La nuova struttura vede pienamente integrata l’aerostazione con la nuova fermata ferroviaria, l’autostazione bus, il nuovo parcheggio multipiano e a raso. La nuova autostazione, con sedici stalli di bus di linea, ha una superficie pedonale di 2.800 metri quadrati e sala d’aspetto climatizzata. Il parcheggio multipiano conta 500 posti auto, quello a raso 1.000 posti. Il collegamento pedonale tra aeroporto e le strutture del polo ha una passerella sopraelevata lunga 425 metri, accessibile con ascensori, scale mobili e tappeti mobili per facilitarne la percorrenza.

Il costo complessivo dell’opera è di 17,2 milioni di euro, coperto con finanziamenti pubblici e privati secondo le regole dei fondi comunitari (14,2 milioni di euro di finanziamento pubblico e 3 milioni di euro di cofinanziamento privato). La nuova realizzazione è stata accompagnata da importanti interventi di ammodernamento dell’aerostazione che hanno riguardato le aree esterne ed interne: dalla facciata ai saloni, dagli spazi di attesa ai ristoranti, dall’aerea partenze-arrivi ai gate di imbarco.

«Un intervento modello per la rapidità dei tempi di realizzazione e per la sinergia con le istituzioni, in una regione nella quale abbiamo un progetto di potenziamento di collegamento veloce tra Trieste-Venezia con un investimento da 1,8 miliardi di euro – ha detto l’amministratore delegato di Rfi, Maurizio Gentile -. Un’ opera importante che realizza, in una regione attraversata da un corridoio transeuropeo uno dei capisaldi per interconnettere tutta la rete dei trasporti italiani nel senso dell’integrazione e della sinergia tra rete ferroviaria e aerostazioni».

«Le rotte verso Fiumicino permettono di collegare Trieste al nostro network, dando ai passeggeri del Friuli la possibilità di proseguire verso gli altri scali della Penisola e le principali destinazioni internazionali e intercontinentali» ha detto il capo staff Commissari straordinari di Alitalia, Carlo Nardello, secondo cui si può «lavorare per sfruttare meglio il collegamento fra il Trieste Airport e lo scalo lombardo di Linate» e in questo senso saranno presto presentate proposte.

«Per noi è una grande soddisfazione aver realizzato questa infrastruttura rispettando i tempi e il budget. Fino a qui abbiamo portato a termine l’hardware, ora resta da completare il software, che dipende anche dalla capacità dei viaggiatori di cambiare abitudini nel senso della mobilità sostenibile» ha il presidente della società Aeroporto del Friuli Venezia Giulia Spa, Antonio Marano, a margine della cerimonia di inaugurazione del nuovo polo intermodale dell’aerostazione.

Parlando delle innovazioni introdotte in termini di sostenibilità ambientale, Marano ha citato le 36 colonnine per la ricarica delle auto elettrice previste a fine progetto, ma anche la prospettiva di realizzare collegamenti con autobus elettrici nell’ambito di un progetto europeo che coinvolge anche Capodistria, Lubiana e Venezia.

Per quanto riguarda l’ipotesi di nuovi voli, il presidente ha detto che «prima occorreva risanare i conti aziendali e mettere a posto l’infrastruttura, come abbiamo fatto. I nuovi voli – ha aggiunto Marano – verranno dopo l’ingresso nella società di un partner industriale strategico». Un percorso di trasformazione e di sviluppo che è stato confermato dal direttore generale dell’aeroporto del Friuli Venezia Giulia, Marco Consalvo: «negli ultimi anni, abbiamo registrato un trend in crescita, e dai 720.000 passeggeri l’anno registrati a fine 2015 prevediamo di raggiungere quota 840.000 nel 2018 e puntiamo al milione di passeggeri entro il 2019. Il futuro potrà riservare ulteriori sorprese, con l’ingresso di un operatore industriale con una capacità commerciale più forte di quella nostra attuale».