Commissione banche Consiglio regionale del Veneto: mozione per attivare gli indennizzi ai risparmiatori

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Negro: «la Regione dia sostegno ai cittadini veneti e al sistema giustizia per affrontare e concludere le vertenze con Veneto Banca e BPVi».

«La Regione dia sostegno ai cittadini Veneti e al sistema giustizia per affrontare e concludere le vertenze con Veneto Banca e BPVi». A chiederlo con una mozione sono la presidente della Commissione Banche del Consiglio regionale, Giovanna Negro (Fare!), e i consiglieri Sergio Berlato (FdI), Maurizio Conte (Veneto per l’Autonomia), Franco Gidoni (Lega Nord), Antonio Guadagnini (Siamo Veneto), Piero Ruzzante (Leu), Luciano Sandonà (lista Zaia), Simone Scarabel (M5s), Claudio Sinigaglia (Pd).

«Nel 2015 è scoppiato in tutta la sua gravità il caso di Veneto Banca e della Banca Popolare di Vicenza creando un enorme dramma economico e sociale. I cittadini-risparmiatori Veneti si trovano con la perdita secca media di oltre l’80% delle loro azioni – spiega Negro –. È notizia di questi giorni il passaggio del processo di Veneto Banca dalla competenza della Procura di Roma a quella di Treviso. Per il processo BPVi il Tribunale di Vicenza sta affrontando un’enorme mole di lavoro con oltre 1.800 pratiche di ricorso, dunque anche il Tribunale di Treviso si vedrà presto sommerso di pratiche, ma essendo già trascorsi due anni il rischio è di arrivare alla prescrizione di diversi reati».

Negro ricorda che la Regione tra i suoi compiti ha quello di sostenere e tutelare cittadini e imprese del territorio da una non corretta gestione di risparmio e credito. Da qui nasce la mozione sottoscritta da tutti i componenti della Commissione banche per impegnare la Giunta Regionale «ad attivarsi presso il Governo affinché venga approvata una norma specifica che, in considerazione della  specificità e dimensione del “caso banche venete” e a tutela dei cittadini e delle imprese, preveda tempi congrui e scongiuri la beffa della prescrizione dei reati commessi». E che impegni la Giunta «a sostenere i Tribunali di Vicenza e di Treviso affinché possano avere a disposizione un adeguato numero di giudici e di personale ausiliario per svolgere e arrivare nei tempi più celeri possibile a dare risposta definitiva ai tanti cittadini e imprese coinvolti con le due ex banche venete».

Una possibilità di erogare indennizzi ai risparmiatori truffati potrebbe arrivare dal maxi dividendo che la Banca d’Italia ha staccato a favore dello Stato, circa 3 miliardi di euro: alcuni componenti del nuovo Parlamento ne hanno accennato, ma bisognerà vedere se ci sarà la possibilità reale di utilizzarlo per la bisogna.